Anna Falchi, volto popolare della televisione e del cinema italiano, è intervenuta in queste ore ai microfoni della trasmissione “I Lunatici” di Rai Radio 2, per parlare della sua quarantena in tempi di Coronavirus. L’attrice ha dichiarato di passare la maggior parte del tempo a casa, svegliandosi abbastanza presto, allenandosi per mantenersi in forma e dilettandosi ai fornelli, senza eccedere nelle uscite per fare la spesa faccio la spesa. Nel pomeriggio, invece, si dedica alle lezioni online di sua figlia, aiutandola a fare i compiti. A proposito dei più piccoli, la Falchi ha sottolineato come loro siano quelli che hanno reagito meglio a questo distanziamento sociale “Vivono in un’era digitalizzata, usano moltissimo i social, si tengono in contatto, chiacchierano, hanno una grande fantasia”. Lei, invece, è social? “Non amo molto i social in questo periodo, mi sono chiusa in me stessa. Preferisco alzare il telefono e chiamare persone che non sento da tempo, dando supporto umano a conoscenti che avevo perso e togliere ragnatele dalla rubrica telefonica”.
ANNA FALCHI: “MI MANCA IL CONTATTO FISICO CON IL MIO FIDANZATO”
Anna Falchi ha poi sottolineato gli aspetti positivi e negativi della quarantena. “La cosa positiva è, indubbiamente, la risposta della natura. Dobbiamo iniziare a rispettare di più il pianeta. L’affaccio nella società di Greta Thunberg è stato precursore dei tempi. Ho due alberi davanti casa che nel corso di questi mesi ho visto sbocciare. Non ho mai visto così tante api in vita mia. Riesco a intravedere il Tevere, le anatre in amore, l’acqua inizia a essere trasparente”. Se, da un lato, il confinamento aiuta il mondo a ripartire e a riprendersi la sua limpidezza, dall’altro l’essere umano avverte alcune mancanze: “Non vedo da 45 giorni il mio fidanzato – ha rivelato Anna Falchi – e vorrei riabbracciarlo fisicamente, baciarlo. M manca il contatto fisico con lui”. Altro grande amore dell’attrice, la Lazio: “Io sono per la ripresa del campionato, con tutte le accortezze necessarie e a porte chiuse. Lancio un appello alle televisioni private: lasciate tutto in chiaro, affinché gli italiani si possano godere le proprie squadre. E poi, noi laziali, abbiamo buoni motivi per ripartire: per un anno che ci va bene…”.