Oggi è stata Anna Falchi a parlare di politica nel corso della nuova puntata di Un giorno da Pecora, la trasmissione di Rai Radio 1. La showgirl ha detto la sua sul premier Conte spiegando: “Mi ha conquistato, da che non mi piaceva proprio ora mi ha davvero convinta, ha personalità, mi piace molto”. Un “amore”, quello per Conte, che da parte della Falchi si è accentuato in particolare dopo il suo discorso al Senato che ha seguito con estrema attenzione. “Alla fine non aspettavo altro che parlasse Conte. E poi, quando è partito, ha tirato fuori gli attributi: che carisma incredibile e poi è charmant”, ha dichiarato estasiata. A quanto pare, dunque, a colpirla di Conte non sarebbe solo la sua bravura in fatto di politica in quanto ha anche ammesso di trovarlo particolarmente sexy, ribadendo “molto, molto sexy”. Non a caso, se fosse single non ci penserebbe due volte ad andare subito a cena con lui. A legarla al premier ci sarebbe anche un altro particolare che ha rivelato nel corso del suo intervento radiofonico. Una vera e propria “chicca” come l’ha definita: “mia nipote va a scuola con suo figlio”.
ANNA FALCHI PAZZA DEL PREMIER CONTE E SU SALVINI…
Nel cuore di Anna Falchi, dunque, tra Matteo Salvini e Giuseppe Conte non ci sarebbero dubbi su chi dei due andrebbe a ricadere la scelta: “Conte, non scherziamo”. A proposito dell’ex ministro dell’Interno e delle polemiche insorte la scorsa estate in merito al caso Papeete Beach, la Falchi ha commentato: “al Papeete non sono mai stato, è una roba da selvaggi”. Insomma, la showgirl in quel caso non avrebbe affatto apprezzato la scelta del leader leghista di esporsi a petto nudo: “io sono contrarissima all’uomo a petto nudo, per me quell’immagine lì è troppo. Almeno poteva indossare una camicia”, ha tuonato. Adesso Anna si è fatta più critica nei suoi confronti. Pur vedendolo sempre in forma ha voluto sottolineare un suo grande errore: “accettare il confronto da mio zio Bruno Vespa (la Falchi è fidanzata con Andrea Ruggieri, nipote del conduttore e deputato di FI, ndr) con Matteo Renzi”. Un giudizio immancabile anche sulla crisi di governo voluta da Salvini: “si è fatto prendere la mano, con un po’ di megalomania, ha sbagliato. Non avrebbe dovuto confondere il consenso del pubblico sulle piazze con l’amore vero del popolo che poi ti va a votare, magari subito dopo che hai messo in crisi il governo. Anche se il colpo finale, secondo me, glielo ha dato l’endorsement di Trump a Conte”.