C’è anche Anna Foglietta tra i volti noti del mondo dello spettacolo che racconteranno a “La Tempesta Perfetta” il modo in cui hanno vissuto Modena Park, il concerto evento di Vasco Rossi tenutosi nel luglio di tre anni fa. Sarà curioso osservare, anche alla luce di un’esperienza come quella del coronavirus, come una sensibilità spiccata e poliedrica come quella della Foglietta si rapporterà con le emozioni spensierate ed entusiastiche provate in quella sera d’estate in cui ogni preoccupazione sembrava lontana. L’attrice, che di musica se ne intende eccome – basterebbe ripescare la sua conduzione del Dopofestival 2019 per averne contezza – in queste settimane ha dimostrato di aver affrontato una profonda riflessione sui tempi che viviamo. In un suo intervento sulle pagine di Repubblica durante il lockdown, la Foglietta ha scritto: “La vita ai tempi del coronavirus è una vita che non ti consente lamentele, perché se lo fai sei un coglione, sapendo che ora, proprio mentre ti lamenti, ci sono medici e infermieri che stanno rischiando la loro vita per salvarne altre, e non parliamo della Libia, ma di Milano, la nostra città più evoluta. La paura e l’incertezza ha colpito anche noi, esseri egoisti, troppo presi dalle nostre faccende dal non riuscire a dedicare 5 minuti di gioco ai nostri figli, “Perchè devo fare questa chiamata, scusa piccolo” o “Perché devo rispondere a questa mail importantissima, giochiamo dopo tesoro” o “Aspetta un attimo non vedi che sto leggendo questa notizia”…Mai tempo, mai un istante nel quale fermarsi e dire: “Ma cosa c’è di cosi importante da impedirmi di abbracciare mio figlio e ascoltarlo”.
ANNA FOGLIETTA: “VIVO QUI E ORA”
Ma chi è Anna Foglietta? Forse per spiegarlo, più che elencare i tanti film che hanno visto spiccare il suo innegabile talento, basta ripescare un’intervista a Grazia nella quale l’interprete si è raccontata: “Vengo da una famiglia semplice. I miei genitori non hanno mai rischiato: non per mancanza di coraggio, ma perché erano figli della guerra”, spiega Anna. “Io sono riuscita a farlo: il mio non è stato un riscatto sociale, volevo distinguermi e dare voce alla mia personalità vulcanica, che fremeva dentro. Sono una donna che si è analizzata molto con la psicoterapia. Ho sofferto di attacchi di panico, ma in passato facevo prevalere la mia parte emotiva, mi angosciavo. Era difficile affrontare anche la vita professionale, fatta di attese, risposte ai provini. Poi ho imparato a vivere ‘qui e ora”. Un titolo perfetto per una canzone di Vasco Rossi.