Anna Foglietta, intervenuta in qualità di ospite ai microfoni di “Belve”, programma di Rai Due condotta da Francesca Fagnani, ha parlato dei momenti difficili affrontati dopo la terza gravidanza, che è sfociata nella nascita di suo figlio Giulio. “A volte tuo figlio diventa il tuo più grande nemico”, ha asserito l’attrice. “Con il mio terzo figlio ho avuto un momento di down psicologico e mi sono così arrabbiata con tutte quelle persone che dipingono la maternità come il periodo in cui dobbiamo essere sempre felici, sempre sorridenti, sempre pazienti… Non è così! Mi è capitato di percepire mio figlio come un fastidio”.
Ci sono stati istanti in cui Anna Foglietta avvertiva la necessità di “un mio spazio e in quel momento lui rappresentava l’ostacolo al raggiungimento di quella esigenza. Bisogna ammettere che è molto faticoso e che psicologicamente dovremmo essere un pochino più aiutate e soprattutto dovrebbe esserci permesso di fare questo tipo di considerazione senza per questo sentirci sbagliate o sentirci meno madri”.
ANNA FOGLIETTA: “NON CREDO IN DIO, UN PRETE ILLUMINATO MI HA DERESPONSABILIZZATO DALL’INCOMBENZA DELLA COMUNIONE PER TRADIZIONE”
Nel prosieguo della trasmissione “Belve”, Anna Foglietta ha asserito di non credere in Dio: “Mi sono sposata in chiesa perché è lì che ci si sposa, ma non ho finto… Ovviamente sono molto superficiale dal punto di vista della fede, lo ammetto. Ma ho battezzato i miei figli”.
Successivamente, l’attrice ha rivelato di avere avuto un incontro che le ha cambiato la vita in chiave religiosa, quello con un prete da lei definito come illuminato, in quanto le ha detto: “Ma perché tu ancora fai la comunione per tradizione?”. È stato allora che “mi sono sentita deresponsabilizzata da questa incombenza. È un prete ateo? No, diciamo che è un prete illuminato come ce ne dovrebbero essere sempre di più”.