Il Diario di Anna Frank è stato pubblicato postumo, dopo la morte della ragazza in un campo di concentramento. L’iniziativa della pubblicazione è arrivata dal padre, Otto. Era il 25 giugno del 1947 quando per la prima volta il Diario andò in stampa nella prima parte del Diario. Otto Frank, nel suo testamento, dispose che i manoscritti originali di Anna fossero devoluti all’Istituto per la Documentazione bellica di Amsterdam. Tale istituto ne fece accertare l’autenticità, sfatando così qualsiasi obiezione e critica. Nel 2018 venne resa pubblica la scoperta di due pagine del diario che la stessa Anna aveva nascosto con del nastro adesivo, a causa del contenuto: c’erano dei riferimenti alla sessualità e Anna, all’epoca 13enne, probabilmente si vergognava dei suoi scritti. (agg. JC)



ANNA FRANK, LE CRITICHE DEI NEGAZIONISTI

Il Diario di Anna Frank, pubblicato 75 anni fa dopo la morte della ragazzina nei campi di concentramento, su iniziativa del padre Otto, è stato oggetto di critiche e obiezioni. Da inizio anni cinquanta, negazionisti hanno sostenuto che il Diario fosse un falso, ma la tesi non ha trovato alcuna conferma. Secondo una delle critiche più diffuse, il diario sarebbe stato scritto con una penna biro che in realtà è stata messa in commercio solamente a partire dal 1945. In realtà, nessuna parte del Diario è stata scritta con penna biro. Un’altra obiezione riguarda una pagina del 9 ottobre 1942, in cui vengono menzionate le camere a gas. Secondo la critica, allora non si conosceva ancora l’esistenza di tali camere. In realtà, già dal giugno 1942 la BBC parlava di camere a gas. (Agg. JC).



ANNA FRANK, LE PAGINE SCOPERTE NEL 2018

Il Diario di Anna Frank viene celebrato oggi da Google con un Doodle dedicato; si tratta del testo scritto dalla giovane ragazzina simbolo della Shoah, che la compilò in una soffitta di una casa di Amsterdam, dove si era rifugiata assieme alla famiglia per fuggire dalla furia nazista, prima di essere stata “tradita” a scoperta. Il Diario di Anna Frank continua ad essere oggetto di studio e basti pensare che nel 2018, soltanto quattro anni fa, vennero alla luce alcune pagine segrete.

A scoprirle, grazie alle recenti tecnologie, furono l’Istituto NIOD di studi di guerra, genocidio e olocausto, e l’Hyugens per la storia olandese, che portarono alla luce due pagine coperte di carta marrone, che in precedenza non erano mai state svelate. Anna Frank le aveva celate nel suo famoso Diario in quanto sulle stesse aveva scritto delle “barzellette sconce” come le descriveva la giovane, nonché una serie di appunti sul suo corpo che si stava trasformando, da bambina a donna. Inoltre, la ragazza ebrea raccontava dei sentimenti e della sessualità, nulla quindi di particolarmente scabroso per i giorni nostri, diverso invece il discorso negli anni ’30 ’40. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



ANNA FRANK, 75 ANNI FA PUBBLICATO IL DIARIO “CHI HA CORAGGIO NON TROVERÀ SVENTURA”

Il Diario di Anna Frank, che oggi Google ricorda con uno speciale Doodle a 75 anni dalla sua stesura, era un vero e proprio compagno d’avventura per la povera ragazza ebrea deportata nei campi di sterminio, simbolo più luminoso della Shoah. Ed è proprio la stessa Anna Frank a scriverlo, in un passaggio celebre del suo famoso testo tradotto praticamente in ogni lunga del mondo: “Ah, quante cose mi vengono in mente di sera quando sono sola – scrive – o durante il giorno quando debbo sopportare certa gente che mi disgusta o che interpreta male tutte le mie intenzioni! Perciò finisco sempre col ritornare al mio diario, è il mio punto di partenza e il mio punto di arrivo, perché Kitty (il nomignolo dato proprio al suo Diario ndr) è sempre paziente; le prometterò che nonostante tutto continuerò a fare la mia strada e a inghiottire le mie lacrime”.

Anna Frank si descriveva come una ragazzina felice di natura, forse inconsapevole di quanto stesse accadendo attorno a lei, o comunque conscia che nella vita bisogna trovare modo di sorridere sempre: “Chi è felice farà felici anche gli altri – scriveva ancora nel suo Diario che oggi festeggia i 75 anni di età – chi ha coraggio e fiducia non sarà mai sopraffatto dalla sventura”. Chiudiamo con un’altra frase famosa del suo scritto: “Quanto sarebbero buoni gli uomini, se ogni sera prima di addormentarsi rievocassero gli avvenimenti della giornata e riflettessero a ciò che v’è stato di buono e di cattivo nella loro condotta!”. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)

ANNA FRANK, 75 ANNI FA PUBBLICATO IL DIARIO “NON SONO RICCA E BELLA, MA SONO FELICE”

Veniva pubblicato oggi, esattamente 75 anni fa, il celebre Diario di Anna Frank. La giovane ebrea fuggita dalla furia nazista ad Amsterdam insieme alla famiglia, viene oggi ricordata da Google con un Doodle, ed in particolare, il suo famoso testo manifesto della lotta per la libertà e per i diritti dell’uomo. Sono diverse le frasi scritte da Anna Frank nel suo Diario, divenute poi famosissime, come ad esempio questo pensiero: “Non c’importa tanto di non arrivare da nessuna parte quanto di non avere compagnia durante il tragitto”, una ‘massima’ ancora molto attuale.

Anna Frank raccontava spesso e volentieri nel suo scritto la felicità vissuta, nonostante tutto: “Non sono ricca di soldi o cose terrene, non sono bella, né intelligente e furba, ma sono e sarò felice! Lo sono di natura, mi piace la gente, non sono sospettosa e voglio vedere tutti felici e insieme”. E ancora: “Viviamo tutti con l’obiettivo di essere felici; le nostre vite sono diverse, eppure uguali”. Una ragazzina con una bontà d’anima innata: “Io non penso a tutta le miserie, ma a tutta la bellezza che ancora rimane”. Chiudiamo con questa fra tratta dal Diario di Anna Frank: “Esci nei campi, nella natura, al sole. Esci e cerca di ritrovare la fortuna dentro di te; pensa a tutte le belle cose che crescono dentro e attorno a te e sii felice”. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)

ANNA FRANK, 75 ANNI FA PUBBLICATO IL DIARIO, LE FRASI: “CIÒ CHE UN SINGOLO EBREO FA…”

Era il 25 giugno del 1947 quando veniva pubblicato il famoso Diario di Anna Frank, il testo che divenne poi fra i grandi simboli della Shoah, scritto in una soffitta di Amsterdam, dove la giovane si era rifugiata per provare a scappare, invano, alla furia nazista. Oggi Google ha ricordato quella data storica, regalando al mondo intero uno splendido Doodle interattivo, davvero degno di nota, soprattutto per il suo profondo significato.

Per l’occasione vogliamo ricordare alcune delle frasi più note conservate nel famoso Diario di Anna Frank, come ad esempio: “A dispetto di tutto quanto credo ancora che la gente abbia davvero un buon cuore”. E ancora: “Ciò che un cristiano fa è sua propria responsabilità, ma ciò che fa un singolo ebreo viene fatto ricadere sulle spalle di tutti gli ebrei”. Chiusura dedicata ad una frase per i genitori, di cui Anna Frank scriveva così: “I genitori possono solo dare ai figli buoni consigli o indirizzarli sulla buona strada, ma la formazione definitiva della personalità di una persona è nelle mani della persona stessa”. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)

ANNA FRANK, 75 ANNI FA PUBBLICATO IL DIARIO “VIVIAMO TUTTI PER ESSERE FELICI”

E’ un Doodle senza dubbio significativo quello che è stato pubblicato nella giornata di oggi da Google, una “vignetta” in onore di Anna Frank e del suo celebre Diario, che oggi compie 75 anni. Tanti i passaggi significativi di quello che è uno dei testi più letti di tutti i tempi, come quando ad esempio Anna Frank scrive: “Una cosa però l’ho imparata: per conoscere bene la gente bisogna averci litigato seriamente almeno una volta. Solo allora puoi giudicarne il carattere”. E ancora: “Chiunque è felice, renderà felice anche gli altri”.

Spazio anche a: “Viviamo tutti con l’obiettivo di essere felici; le nostre vite sono diverse, eppure uguali”. Anna Frank cercava di vivere in maniera positiva, di vedere sempre il bello delle cose, e spesso e volentieri questa sua visione l’ha concretizzata nel suo Diario: “Non penso a tutta la miseria, ma alla bellezza che rimane ancora”. Chiudiamo con un ultimo passaggio: “La verità è tanto più difficile da sentire quanto più a lungo la si è taciuta”. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)

ANNA FRANK, 75 ANNI FA PUBBLICATO IL DIARIO “FINESTRA SU SHOAH, SPERANZA PER FUTURO”

Google rende omaggio ad Anna Frank con il doodle di oggi e lo fa riportando estratti reali del diario con cui ha raccontato la clandestinità vissuta per due anni per sfuggire ai nazisti. Una scelta per nulla casuale quella del colosso di Mountain View, visto che oggi ricorre il 75° anniversario della pubblicazione del diario di Anna Frank, ritenuto uno dei libri più importanti della storia moderna. Simbolo per eccellenza della Shoah, ha “condiviso una finestra critica sulla sua esperienza e sul nostro passato collettivo, ma anche una speranza incrollabile per il nostro futuro”, per dirla con le parole che Google dedica alla ragazza non sopravvissuta purtroppo agli orrori dell’Olocausto.

Il suo racconto di quegli anni è diventato una della opere di saggistica più lette mai pubblicate. Il diario di Anna Frank, tradotto in oltre 80 lingue, è un punto fermo nelle scuole di oggi ed è usato come uno strumento per educare le generazioni sull’Olocausto e sui pericoli della discriminazione e della tirannia. Il diario di Anna Frank, scritto quando la ragazzina aveva tra i 13 e 15 anni, è un resoconto personale dell’Olocausto e degli eventi della guerra tra i più toccanti e letti finora.

IL DIARIO DI ANNA FRANK E LA SUA EREDITÀ

Il padre di Anna Frank decise di pubblicare il diario della figlia subito dopo la guerra per mettere tutti in guardia dall’antisemitismo e dall’emarginazione etnica, oltre che per aprire un dialogo tra paesi e generazioni. Il suo obiettivo era che la figlia desse voce a tutte le vittime del nazismo. Il suo diario, dunque, apre le porte al passato, ma sensibilizza anche sul presente. Come ricordato da Yves Kugelmann e Barbara Eldridge, rappresentanti della Fondazione Anna Frank di Basilea, ricordano infatti che “ancora milioni di bambini che fuggono dalla guerra, dall’emarginazione etnica e dal razzismo”.

Quindi, condividendo le loro riflessioni sul doodle e sull’eredità di Anna Frank, hanno spiegato è che il loro augurio per quanto riguarda il doodle di oggi di Google è che “serva a ricordare il loro destino e contribuisca a dar loro voce, nello spirito della visione caritatevole di Otto Frank che si riflette nella creazione dell’Anne Frank Fonds Basel e dei suoi partner odierni, l’Unicef e l’Unesco”.

LA STORIA DI ANNA FRANK

Anna Frank nacque il 12 giugno 1929 a Francoforte, in Germania, ma la sua famiglia si trasferì ad Amsterdam, in Olanda, per sfuggire alle discriminazioni crescenti e le violenze subite dal partito nazista. Quando scoppiò la Seconda guerra mondiale, Anna Frank aveva 10 anni. Poco dopo la Germania nazista invase i Paesi Bassi, portando così la guerra alle porte della sua famiglia. I nazisti presero di mira gli ebrei, imprigionati, giustiziati o trasferito nei campi di concentramento, dove il loro destino era comunque tragicamente orribile. Milioni di ebrei scapparono e si nascosero, tra questi la famiglia di Anna Frank, che si nascose in un alloggio segreti nell’edificio dell’ufficio del padre per evitare la cattura.

Tra le poche cose che possedeva c’era un modesto regalo ricevuto poche settimane prima in occasione del suo 13esimo compleanno: un quaderno a quadretti con cui ha per sempre cambiato il mondo raccontando la sua clandestinità. Il 4 agosto 1944 però la famiglia fu scoperta dai nazisti, arrestata e alla fine deportata nel campo di concentramento di Auschwitz, in Polonia. Alcuni mesi dopo Anna Frank fu trasportata con la sorella Margot in quello di Bergen-Belsen, in Germania. Entrambe morirono per le condizioni disumane in cui erano costrette a vivere. Anna Frank aveva solo 15 anni.