Anna Guiso ha sempre saputo tutto: l’amante Francesco Rocca l’aveva avvisata più volte che in nome del suo amore avrebbe fatto qualsiasi cosa. Persino uccidere la moglie Dina Doria, o meglio farla uccidere da qualcun altro. “Un giorno lo saprai cosa ho fatto per te e allora forse capirai”: così le ha scritto il dentista il 14 marzo dell’anno successivo all’omicidio. “Non ho mai fatto ammazzare nessuno avvocato”, ha risposto Rocca durante l’udienza che si è tenuta qualche anno fa, riferisce La Nuova Sardegna, “le cose che ho detto o scritto ad Anna Guiso, soprattutto quando parlavo male di mia moglie, le ho dette solo perchè volevo tenermi buona Anna Guiso, che era gelosa della mia vita, di mia moglie, di mia figlia”.



Non si tratta però dell’unico sms o telefonata intercettata in cui Rocca ha lasciato intuire di aver fatto qualcosa di terribile pur di continuare ad avere una relazione con Anna, la giovane assistente del suo studio. “Peggio per me che ho sposato una pu**ana”, ha scritto in un altro sms, “ma già ha fatto la fine che doveva fare”. Parole crudeli che Rocca ha avuto anche nei confronti della sua stessa figlia, la piccola Elisabetta. A soli otto mesi ha assistito alla morte della madre ed è rimasta in garage, seduta nell’ovetto, fino al ritrovamento del corpo di Dina. E anche se è stato  Rocca a fare la macabra scoperta, non se l’è sentita di prendere in braccio la piccolina. “Non l’avrei dovuta avere, io non ho deciso di averla, io non ho deciso un ca**o”, ha detto invece alla Guiso parlando di quel giorno.



Anna Guiso, l’amante di Francesco Rocca

Da amante a testimone: Anna Guiso ha collaborato con la giustizia per fare luce sulla morte di Dina Doria, avvenuta su ordine del marito Francesco Rocca. Anna infatti aveva iniziato a lavorare per lo studio del dentista alcuni mesi prima, mentre la vittima era già incinta della sua bambina. Anzi era stata proprio Dina ad istruirla in tutto e per tutto, non sapendo che il suo ingresso nella vita del marito l’avrebbe portata alla morte. All’epoca Anna è fidanzata, ma è facile credere che in qualche modo abbia subito il fascino di Rocca. Quest’ultimo invece, ha deciso di uccidere la moglie perchè la vedeva un ostacolo fastidioso e perchè era l’unico modo per lui per riuscire a stare con la donna che amava davvero.



Ad Anna, Rocca dirà persino di aver dormito quattro mesi sul divano di casa, nel corso del suo matrimonio con la Doria. Anche se il dentista negherà tutto durante il processo d’Appello, sottolineando di aver usato quelle parole solo per tenersi buona Anna e non farla ingelosire. Oggi, domenica 7 giugno 2020, Storie Maledette si concentrerà sul caso di Dina Doria e parlarà anche di Anna Guiso. “Io rispondevo ai suoi bigliettini perchè per me era un modo di allontanarlo, era morboso”, ha detto in fase giudiziaria l’ex assistente del dentista, “Un mese prima che lo arrestassero, ogni volta che mi incontrava – e succedeva spesso perchè mi seguiva dappertutto – mi minacciava. Faceva un segno, passandosi il pollice sul collo, oppure sputava per terra in segno di disprezzo. Avevo paura per me e anche per Antonio [il fidanzato, nda]”.