Anna Maniscalchi, candidata al consiglio comunale di Prato per la Lega, è stata aggredita poco dopo avere terminato un incontro nell’ambito della sua campagna elettorale. I fatti, come riportato da La Nazione, sono stati raccontati attraverso i canali del partito, che ha annunciato che tramite il segretario provinciale Daniele Spada assisterà la donna nello sporgere denuncia per quanto accaduto.



Non ci sarebbero dubbi, secondo la ricostruzione, in merito al fatto che l’attacco sia stato di matrice politica. La malcapitata sarebbe stata presa di mira proprio per il contenuto della sua campagna elettorale. Il gruppo di persone infatti l’avrebbe avvicinata nel parcheggio del parco di Galceti, vicino al torrente Bardena, dopo avere notato i manifesti con il suo volto, chiamata “fascista” per il suo schieramento e infine “sbattuta a terra”. Gli aggressori, in base a quanto riferisce la Lega, avevano “tratti e accento stranieri” ed erano “presumibilmente coinvolti in attività di spaccio”.



Come sta Anna Maniscalchi della Lega dopo l’aggressione a Prato

Pare che ci fossero anche dei testimoni al momento dell’aggressione ad Anna Maniscalchi della Lega. In particolare si parla di una persona, che era a spasso col cane, con cui la donna stava interloquendo poco prima di essere attaccata. Sono stati proprio alcuni presenti ad avvertire le forze dell’ordine. Non è stata chiamata un’ambulanza, ma la vittima si è recata al pronto soccorso per farsi curare le ferite riportate. Le sue condizioni non destano preoccupazione: ha qualche contusione che le causa dolore in virtù della caduta, ma è ancora in stato di choc.



Tanti i messaggi di solidarietà inviati all’esponente del Carroccio a Prato. “Un brutto e grave episodio. Ferma la mia condanna contro l’accaduto e contro qualsiasi atto di violenza. Ringrazio i cittadini che hanno assistito e hanno avvertito le forze dell’ordine”, ha affermato Gianni Cenni, candidato sindaco per il centrodestra.