C’è anche Anna Marchesini nello show “Signore e Signori Al Bano e Romina Power” trasmesso in replica venerdì 12 luglio 2019 su Raiuno. Lo spettacolo evento registrato presso l’Arena di Verona ha segnato il ritorno della coppia della musica italiana che per l’occasione ha voluto condividere il palcoscenico con grandi nomi dello spettacolo. Tra questi anche Tullio Solenghi e Massimo Lopez, i due comici che proprio con la Marchesini formavano il celebre gruppo comico de Il Trio. “Ho sempre avuto una passione per gli uomini che mi facessero ridere volontariamente – ha detto Romina Power, che ha ricordato il debutto del celebre gruppo comico nel varietà Tastomatto: “abbiamo lavorato assieme in un programma, Tasto Matto, quando facevate quelle scene con Anna Marchesini”.
La malattia di Anna Marchesini
Anna Marchesini è scomparsa il 30 luglio del 2016 a soli 63 anni a causa di artrite reumatoide. Una malattia di cui si parlava poco, ma che l’attrice ha mostrato senza pudori né imbarazzi partecipando anche, visibilmente provata a Che tempo che fa di Fabio Fazio. Nel 2014, infatti, l’attrice si è presentata nel seguitissimo talk show di Rai1 mostrando gli effetti che la malattia ha avuto sul suo corpo. La Marchesini, infatti, ha combattuto per dieci lunghi anni contro questa malattia che colpisce le articolazioni del corpo interessando principalmente mani e piedi. Raramente questa malattia può arrivare a colpire altri organi come l’occhio, la cute, l’occhio oppure il rene. La malattia interessa lo 0,4% della popolazione e principalmente a soffrirne sono le donne, con dati altissimi (circa il 75%). Non c’è un’età precisa in cui può manifestarsi, anche se generalmente viene riscontrata tra i 40 e 60 anni. La Marchesini è stata la prima artista a parlarne tranquillamente mostrando come la malattia l’avesse cambiata in volto e nei movimenti. “Io vi garantisco che sono così interessata, appiccicata, morbosamente ghiotta e obesa di vita, sono così interessata che mi interessa pure la morte, che di essa è il finale” ha dichiarato da Fabio Fazio.
I mille volti di Anna Marchesini
Anna Marchesini è stata una delle più grandi attrici del panorama artistico italiano. Artista poliedrica e dall’indiscusso talento, la Marchesini si è distinta non solo nel gruppo comico de Il Trio, ma anche successivamente dopo lo scioglimento. Una carriera straordinaria che l’ha vista alternare con egual successo teatro, televisione fino alla scrittura. La consacrazione arriva negli anni ’80 quando con Massimo Lopez e Tullio Solenghi formano Il Trio, gruppo comico tra i più importanti della storia dello spettacolo italiano. Indimenticabile alcune sue interpretazioni diventate nel corso degli anni dei cult: dalla sessuologa Merope Generosa a Wanna Marchi, da Rita Levi Montalcini fino alla Lucia dei Promessi Sposi.
Anna Marchesini, il ricordo della figlia Virginia Valente e di Massimo Lopez e Tullio Solenghi
A distanza di tre anni dalla morte, il ricordo di Anna Marchesini è ancora vivo nel cuore del pubblico italiano e di chi l’ha conosciuta. A cominciare dagli amici e colleghi de Il Trio Massimo Lopez e Tullio Solenghi che in diverse occasioni hanno raccontato alcuni aneddoti sugli anni trascorsi con l’attrice. “Noi del trio non abbiamo mai litigato, mi dispiace per voi. Quando andavamo a vedere il risultato di ciò che avevamo scritto, risultava il 33% per ognuno. Le discussioni ci sono come nelle migliori famiglie, ma mai un litigio: anche la decisione di fermarci l’abbiamo accettata anche se non facilmente” ha confessato Massimo Lopez a Vieni da me. Anche Tullio Solenghi ha ricordato più volte Anna parlando del primo incontro: “Vidi questa ragazza, che era Anna, per conto suo e coi capelli sul viso. La sentii leggere con questa voce dai mille colori e pensai: ‘Dove l’hanno tenuta per tutto questo tempo? Questa ragazza è un autentico prodigio”. E poi c’è il ricordo della figlia Virginia Valente, nata dall’amore con Paki Valente che ha raccontato lo scorso anno di come la madre non l’abbia mai trascurata nonostante il tanto lavoro: “per me non era Anna Marchesini, era la mia mamma, non sono mai stata gelosa del suo lavoro, perché non mi ha mai trascurato. Sono sempre stata curiosa, ero la prima a conoscere i testi che scriveva, e a ironizzare insieme a lei”. Un’assenza che si fa sentire ogni giorno: “mi mancano i suoi abbracci, il suo modo calmo di parlarmi, la sua risata inconfondibile e la capacità di creare uno spettacolo ogni giorno, solo per me” ha detto Virginia che al Corriere Quotidiano ha voluto dire grazie: “a tutte le persone che oggi ricordano mia madre” rivelando che “ricordarla in molti modi sarà una mia finalità”. La figlia, infatti, ha un sogno nel cassetto: “spero presto, finiti gli studi universitari, di scrivere un libro su di lei”.