Anna Mazzamauro, la celebre Signorina Silvani di Fantozzi, non ha mai risentito dell’appellativo di ‘brutta’. Neppure quando Paolo Villaggio la indicò al regista Luciano Salce come la perfetta identificazione della bruttezza. “Mi ha assicurato un grande successo.” ha invece ammesso l’attrice in un’intervista rilasciata a Libero. “Ma rifiuto la definizione di brutta. È riduttivo, volgare, cretino. – ha tenuto a precisare la Mazzamauro, definendosi – atipica”. La signorina Silvani, d’altronde, era “Un’autentica stronza. Per la quale non si poteva neppure applicare la giustificazione un tempo usata per le racchie, vale a dire “è bella dentro”. E come ogni stronzo non si rendeva neppure contro di esserlo”, ha ammesso l’attrice che per anni l’ha interpretata nella celebre saga dedicata al ragioniere Ugo Fantozzi. Ed è proprio di Paolo Villaggio che si parla poi nel corso dell’intervista, con parole inaspettate da parte dell’attrice.
Anna Mazzamauro: “Paolo Villaggio? Mi disse che frequentava solo ricchi e famosi”
“Paolo Villaggio? Diciamo che era uno snob. Ma appena un filo.” ha ammesso Anna Mazzamauro. Ricordando poi qualche aneddoto: “Quando gli chiesi perchè dopo tanti anni di lavoro condiviso non ci frequentavamo come amici, lui mi rispose: ‘Perchè io frequento solo persone ricche e famose’. Ci trovammo insieme in tv, intervistati da Barbara D’urso, e lei gli chiese come mi aveva scelta. Lui rispose: ‘Come avrei scelto un cesso’. Io ribattei dicendo che gli aveva fatto comodo usarlo, quel cesso. Ciò non intacca quello che Villaggio aveva dentro. Un grande cervello e una vastissima cultura.”, ha però smorzato sul finale. La Mazzamauro, tornando alla sua ‘atipicità’ in fatto di bellezza, ha concluso parlando di amore: “Diciamo che ho dovuto impiegare anche il cervello, magari leggendo qualche libro più delle altre. Ho amato come tutte. Ho divorziato da un marito e poi ho incontrato il grande amore che purtroppo oggi non c’è più”.