Anna Netrebko avrà il compito di dare vita a Tosca nell’omonima opera di Giacomo Puccini, scelta per aprire la stagione lirica. La Prima alla Scala vedrà la soprano sotto la guida del regista Davide Livermore, alle prese con una sfida originale. “Di serate emozionanti nella mia vita artistica ne ho vissute tante, ma nessuna è paragonabile per tensione e meraviglia all’apertura della Scala. No, non ci si abitua mai“, dice a Il Corriere della Sera. Non è la prima volta che l’artista russa riveste i panni di Tosca, visto che ha già avuto modo di interpretare questo struggente personaggio l’anno scorso a New York, al Metropolitan. “Devo confessare, all’inizio non mi stava simpatica”, rivela, “troppo isterica, troppo sopra le righe. Troppo diva appunto”. Per la Netrebko, Tosca ha corso il grande rischio di sconfinare nel ridicolo, a causa dei molteplici clichè di cui si fa portavoce. “Poi cantandola sera dopo sera, ho iniziato ad apprezzarla”, continua, “Tosca è diva ma è anche donna. Gelosa e possessiva, come chiunque ami davvero”.In questo c’è tanto della protagonista in lei: se il marito e tenore Yusif Eyvazov guardasse un’altra, è sicura che finirebbe male. L’unica che può frequentare è La Dama di Picche, ma solo perchè andrà in scena al Met il giorno successivo alla sua prima.



TOSCA, “UN’OPERA DI ESTREMO REALISMO”

Il proposito di Anna Netrebko è di seguire le idee di Giacomo Puccini per regalare al mondo una Tosca tradizionale. L’opera pucciniana vivrà La Prima alla Scala oggi, sabato 7 dicembre 2019, e come da tradizione verrà trasmessa su Rai 1 in diretta. Anche se la soprano russa metterà in luce le origini del suo personaggio, questo non vuol dire che non sarà comunque contemporanea. “A fare la differenza è l’estremo realismo che il regista utilizza per restituire alla nostra sensibilità d’oggi l’umanità dei personaggi del libretto”, sottolinea a Il Corriere della Sera. Agli occhi della soprano, il suo personaggio è fragile e forte allo stesso tempo. Completa. In nome dell’amore che prova per Cavaradossi è disposta infatti a tradire, ad uccidere Scarpia e infine togliersi la vita. “Ma è anche vittima del ricatto erotico più bieco, quello di un uomo che usa il potere per farti violenza”, aggiunge la Netrebko. Per certi versi Tosca anticipa quindi il movimento MeToo, anche se la sua ribellione sarà crudele e rabbiosa. Un bel contrasto con l’animo bigotto e fin troppo religioso che esibisce durante il primo atto e motivo che spinge Mario a non rivelarle la presenza del fuggitivo Angelotti nella chiesa in cui si incontreranno. “Su questo fronte proprio non la seguo. Io sono un’atea convinta”, sentenzia la soprano.

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