Anna Pavignano è una degli ospiti di Serena Bortone nella nuova puntata di Oggi è un altro giorno. In studio si ricorda Massimo Troisi, grande attore e comico che con la Pavignano ha avuto una storia d’amore. Lei ne ricorda alcuni aspetti, come il loro primo incontro.
“C’è stato questo incontro dietro le quinte, prima che loro facessero il loro primo pezzo. – esordisce Anna Pavignano, facendo riferimento all’esordio di Troisi, De Caro e Lello Arena con ‘La smorfia’; e continua – Quindi è stato un incontro tra due ragazzi normali. Mi è piaciuta la sua discrezione sin da subito, mi colpisce. A quei tempi non ci si dichiarava, era tutto molto spontaneo, senza formalità.” (Aggiornamento di Anna Montesano)
Anna Pavignano, chi è: ex compagna di Massimo Troisi
Anna Pavignano è stata per quasi dieci anni la compagna di Massimo Troisi e insieme hanno scritto – anche dopo la fine della loro relazione – le sceneggiature dei film dell’attore napoletano a partire da “Ricomincio da tre” fino a “Il postino”. Anna, torinese e studentessa di psicologia, ha incontrato Massimo Troisi, napoletano e dieci anni di studi da geometra, sul set del varietà “Non stop” nel 1977: “C’erano molte differenze culturali ma anche un tentativo di adeguamento reciproco. Sono stata travolta da tante cose: Napoli, Massimo, la sua famiglia così numerosa, erano sei fratelli, mogli, nipoti. Mi sono innamorata. Lui non pretendeva di essere femminista, ma ha capito al volo che c’era qualcosa da cambiare, è stato facile capirsi”, ha detto la Pavignano a Vanity Fair. Finita la loro relazione Anna e Massimo hanno continuato a lavorare insieme, tenendosi sempre aggiornati sulla loro vita sentimentale: “Essere informata ti dà l’illusione di controllare la situazione. Ma forse anche a lui faceva piacere raccontarmi le sue storie, perché si sentiva assolto. Pretendevamo che il nostro legame potesse sopravvivere alle cose della vita e di fatto è successo: abbiamo continuato a lavorare insieme e a mantenere una comunicazione fra di noi”.
Anna Pavignano, chi è: ex compagna di Massimo Troisi
Anna Pavignano è stata la compagna di Massimo Troisi, che ieri 19 febbraio 2023 avrebbe compiuto 70 anni. Anna e Massimo si sono conosciuti nel 1977 durante il programma No stop: “Lui stava registrando questa trasmissione televisiva; erano i tempi della Smorfia con De Caro e Arena. Io lavoravo nello stesso programma come comparsa. All’epoca studiavo, frequentavo ancora l’università. Ero iscritta a medicina che poi ho lasciato per psicologia”.
Con Troisi, Anna Pavignano ha scritto a quattro mani le sceneggiature di Ricomincio da tre (1981), Scusate il ritardo (1983) e Le vie del Signore sono finite (1987). La loro relazione si è conclusa intorno a 1987, ma i due hanno continuato a lavorare insieme scrivendo la sceneggiatura di Pensavo fosse amore… invece era un calesse (1991) e Il postino (1994), per cui hanno ricevuto anche la candidatura all’Oscar. Nel 1983 Anna Pavignano ha recitato nel film di Massimo Troisi Scusate il ritardo, interpretando il ruolo di Rita, la fidanzata di Tonino.
Anna Pavignano e Massimo Troisi: “Ci siamo sempre nascosti”
“Sicuramente il nostro è stato un grande amore… In realtà non abbiamo volontariamente scritto vicende autobiografiche, poi rivedendole è chiaro che c’era molto della nostra storia sentimentale… Il nostro sentimento non era condizionato dai rapporti di lavoro. Ci siamo sempre nascosti. Nel senso che non siamo mai stati fotografati insieme”, ha raccontata Anna Pavignano al Corriere del Mezzogiorno. Nel 2009 la sceneggiatrice ha scritto il libro “Da domani mi alzo tardi”, dove immagina che Massimo Troisi ricompaia vivo dopo anni e vi ritroviate a lavorare insieme: “Non è una biografia. È un romanzo in cui immagino che Massimo Troisi non sia morto e che invece si sia ritirato in campagna e non abbia più voluto vedere nessuno, tagliando i ponti con il mondo dello spettacolo e con la sua vita precedente. Ho immaginato poi che a un certo punto Massimo ricompare e tornando sente il bisogno di riagganciarsi al suo passato e alla nostra storia d’amore”, ha spiegato al Corriere del Mezzogiorno.