Anna Pettinelli è intervenuta in qualità di ospite ai microfoni de “I Fatti Vostri”, trasmissione di Rai Due condotta da Salvo Sottile e Anna Falchi e andata in onda nella mattinata di martedì 1 novembre 2022. Quando era un’adolescente, Pettinelli rimase metaforicamente folgorata dalla radio, come ha lei stessa rivelato: “Avevo 16 anni quando me ne sono innamorata e in quel periodo era buona abitudine telefonare per richiedere canzoni. Così, chiama oggi, chiama domani, alla fine ho fatto amicizia con la segretaria, che mi ha invitato ad andare a trovarli”.



Proprio da quell’incontro casuale nacque la prima collaborazione lavorativa di Anna Pettinelli: “Una notte, il 29 dicembre, andai a trovare i presentatori del notturno. Quella sera la conduttrice aveva la febbre, quindi mi hanno messo un microfono davanti e, da allora, ho cominciato e non ho più smesso. All’epoca non c’erano tanti soldi e mio padre, non approvando la mia decisione e volendomi vedere laureata, mi tagliò i viveri. Mi ritrovai a dormire in radio per inseguire il mio sogno”.



ANNA PETTINELLI: “IL PALCO DELL’ARISTON FA PAURA SOLO A CHI NON SA CONDURRE”

Nel prosieguo della sua chiacchierata con Salvo Sottile, Anna Pettinelli ha poi esaminato rapidamente la sua carriera in tv, che l’ha vista approdare anche al Festival di Sanremo: “Ho condotto due edizioni del Festival, nel 1983 e nel 1986 – ha riferito –. Io non mi emoziono, sono un animale a sangue freddo per quanto riguarda il lavoro. Prendo, vado, niente fogli, tutto a braccio, senza problemi. Il palco dell’Ariston fa paura solo a chi non sa fare questo lavoro: quando Pippo Baudo dice di essere emozionato nel presentare il Festival, in realtà mente. L’emozione della paura non è dei professionisti come lui”.



Resta comunque il fatto che “Sanremo è un tritacarne: interviste, conferenze stampa, dati di ascolto, scalette che mutano nel corso della giornata – ha puntualizzato ancora Anna Pettinelli –. Si mangia sempre tardissimo dopo la puntata. Ricordo che una sera eravamo a cena con qualcuno dei Pooh e io davanti a un piatto di vongole piansi per la contentezza di quei giorni. Stefano D’Orazio mi chiese se andasse tutto bene, io ero semplicemente felice”. Infine, una battuta sulla figlia, Carolina Russi Pettinelli: “Le è capitata un’occasione in radio e non ha più smesso, tra l’altro ha un programma di punta…”.