Anna Safroncik è intervenuta in qualità di ospite ai microfoni di “Verissimo”, trasmissione di Canale 5 condotta da Silvia Toffanin e andata in onda nel pomeriggio di sabato 5 marzo 2022. L’attrice de “Le Tre Rose di Eva” ha parlato del dramma vissuto in queste ore, quando ha cercato in tutti i modi di fare rientrare suo papà (70 anni) in Italia da Kiev: “Ho tirato un sospiro di sollievo solo qualche giorno fa, quando mio padre Eugenio è arrivato a casa mia. L’abbraccio è stato uno dei più belli che mi ricordi. Abbiamo vissuto il dramma di farlo uscire dal Paese sotto le bombe. Mi trema la voce, non parlo neanche più italiano. Avevo già vissuto questo scempio, queste scene, in occasione di Chernobyl. Sono ancora sotto choc, ma la gioia di avere rivisto papà sul mio divano è stata grande”.
Anna Safroncik ha quindi aggiunto: “Qualche giorno fa mi sono sentita con Giulio Berruti, che ha insistito perché portassi via papà dal Paese. Tutto è scoppiato in maniera violenta e inattesa. Passeggiare per Kiev è come passeggiare per Milano. Stesse vie, stessi negozi, stessi prezzi. La gente parla due lingue. Non ti aspetti da un momento all’altro di vedere la tua scuola completamente in frantumi”.
ANNA SAFRONCIK: “QUANDO CHIAMAVO MIO PADRE, LE BOMBE FACEVANO TREMARE IL SUO TELEFONO”
Nel prosieguo di “Verissimo”, Anna Safroncik ha detto, a proposito della guerra in Ucraina, che “una cosa di cui la gente non parla è il maledetto freddo di questo febbraio, perché chiunque rimanga fuori casa o fuori dalle stazioni congela, in quanto si arriva a -15° C. Prima di tutto bisogna combattere le temperature quando si esce di casa a cercare aiuto”.
Anna e suo papà hanno passato giorni dialogando in videochiamata e “il suo smartphone tremava perché le bombe cadevano. Io ero a casa mia e non sapevo cosa fare”. La cosa più atroce è che “russi e ucraini sono fratelli, non si vogliono combattere. La gente semplice, che non fa parte della burocrazia e dei sistemi governativi, non si vuole uccidere a vicenda”.