Anna Tatangelo ospite di Francesca Fagnani a “Belve” su Rai Due si racconta. “Che animale mi sento? Un ghepardo, perché sono molto paziente ma meglio che non attacco perché sono più veloce degli altri: ce l’ho tatuato anche sulla mia schiena“. La conduttrice rompe il ghiaccio con una frase pubblicata dalla cantante sui social qualche tempo fa in risposta ai tanti flirt che le venivano attribuiti: “Ero troppo piccola e troppo impaurita per dirvi quello che vi sto per dire, ma : fatevi i cazzi vostri“. La Tatangelo sorride e argomenta: “Oggi hai la possibilità di esprimerti sui social, quindi smentisci e dai il tuo punto di vista con una storia, dieci anni fa non c’era questa possibilità: oggi l’ufficio stampa sei te“. Si parla poi della sua carriera così precoce, che ha portato inevitabilmente a delle rinunce: “Non mi manca una parte di vita che non ho mai vissuto. Oggi ho molta più leggerezza, ma se tornassi indietro rifarei tutto. Se sono nata vecchia? Io dico Benjamin Button: sono nata vecchia per tornare giovane“. Alla battuta, datata 2007, di Gigi D’Alessio (“Ha 20 anni sulla carta, 40 in testa e cucina con l’esperienza di una vecchia di 90 anni“), replica con una frecciatina: “Il problema è che io avevo 40 anni e lui ne aveva 20…sto scherzando…lui è rimasto sempre di 20 però“.
Anna Tatangelo: “La fine di un rapporto è sempre un fallimento…”
La Fagnani non si lascia sfuggire questa stoccata e incalza la Tatangelo: “Questo è un bene?“. La cantante: “Per lui sì“. Ancora la conduttrice: “E per chi gli sta intorno?“. Tatangelo:”Andrebbe chiesto a chi gli sta intorno adesso“. Si procede: “Se ho avuto più soddisfazioni o delusioni? Oddio, 50 e 50. La soddisfazione più bella mio figlio. La delusione grandissima la fine di un rapporto, è sempre un fallimento. Artisticamente mi sono portata per anni il fatto che una certa parte di giornalisti abbiano sempre messo davanti la mia vita privata, il tacco, il trucco, senza dare spazio alla mia vera passione, che è il canto. Negli anni ho avuto la sensazione di godermi poco le cose perché ho sempre avuto la cosa di dover dimostrare. Non è valso la pena dedicarsi troppo agli altri: accontentare i giornali, chi mi circondava, mettendo sempre in secondo piano me stessa. Mi sono ritrovata con grande stupore ad affrontare un supporto con la mia psicoterapeuta. Invece mi ha aiutato moltissimo. Lei mi ha detto dopo un po’: non hai mai detto Anna, hai sempre parlato degli altri. Mi ha insegnato a prendermi i miei spazi“.
Anna Tatangelo: “La storia con Gigi D’Alessio? Non mi ha avvantaggiata”
Anna Tatangelo parla anche del grande successo degli inizi: “Mi ha investita, travolta, come un camion a 15 anni: immagina la festa a Sora, il sindaco…L’anno successivo, zero! Non ti rispondeva neanche più nessuno al telefono. L’anno scorso tutti a casa, e adesso? Di sicuro ti insegna. Se penso di essere stata sottovalutata? Il fatto di non dare il giusto peso a quello che volevo dire sul palco mi ha dato grinta per fare sempre qualcosa di meglio. Il mio successo ce l’ho, sono soddisfatta di quello che ho“. La Fagnani parla poi dei pregiudizi del cosiddetto “establishment” nei suoi confronti: “Onestamente non me ne frega più niente, negli anni scorsi dicevo:’Ma pure sul pezzo di Mogol! E chi la deve scrivere una canzone?’. Era facile sparare a zero, c’era tanto odio. Sono parole che mi hanno fatto male. Oggi prendi tutto con un altro spirito, non ci stai più male per le stronzate. Le critiche di Elio? Gli artisti secondo me devono rispettarsi: alcuni non mi hanno rispettata. Essere compagna di Gigi mi ha avvantaggiata per il fatto di avere affianco una persona con 20 anni più di me di esperienza artistica. Mi ha svantaggiato perché nel momento in cui sono uscita fuori di casa con la sua musica tante volte è stato un punto di attacco: ‘Eh, questi pezzi sono sempre D’Alessiani…’. Esordio avvantaggiato? Purtroppo no: si parlava esclusivamente della mia vita privata, nonostante ognuno dicesse la sua, e Gigi dicesse la sua sulla storia precedente, si metteva in luce solo quello che infangava le persone. Io per tanti anni sono stata zitta perché volevo rispettare il mio compagno, i suoi figli, però potessi tornare indietro qualcosa lo direi. Sono cose che non si possono dire, rischierei di fare piccoli danni. La cosa bella è che chi doveva sapere ha saputo. Momento più doloroso? Quando mio figlio, piangendo, non accettava questa separazione. Col senno di poi è stata una cosa giusta per entrambi, però leggere le lacrime sugli occhi di tuo figlio…Di quel rapporto non mi manca nulla, se n’è andata l’Anna malinconica, che faceva la donnina per mostrare anni in più“.