Anna Wintour è un’icona del mondo della moda, una donna combattiva e determinata che ha saputo costruirsi una carriera piena di successi. L’amore per lo stile è venuto alla luce fin dalla sua giovinezza, poi Anna ha scelto di trasformare tutto in un lavoro e ha iniziato a lavorare per la rivista britannica Harper’s and Queen, che le ha permesso di iniziare a conoscere i segreti del mestiere. Nell’ambiente però riuscirà subito a farsi notare per via delle sue idee controcorrente, prima di approdare alla fine degli anni Ottanta a Vogue America. La prima cover è entrata nella storia: Michaela Bercu indossa una maglia gioiello firmata Christian Lacroix, in contrasto con un paio di jeans. Una scelta particolare che ha spaccato in due il parere del mondo della moda, ma che ha lasciato una chiara impronta. Così sono iniziate le prime leggende sul suo conto, sulla sua personalità spietata in ambito lavorativo. E la fama è cresciuta sempre di più, fino a che il suo carisma non finisce sotto ai riflettori del documentario The September Issue di RJ Cutler. Una sorta di anticipazione di ciò che verrà raccontato anche nel film Il Diavolo veste Prada, in onda su Canale 5 nella prima serata di oggi, lunedì 18 maggio 2020. Nella finzione, il ruolo della Wintour è affidato al personaggio di Miranda, interpretato da Maryl Streep.
Anna Wintour, le evoluzioni nella moda dopo l’emergenza
Anna Wintour è una delle poche a poter fare delle previsioni sull’evoluzione della moda, soprattutto in seguito all’emergenza ancora in corso. La direttrice di Vogue America ha svelato alla top model Naomi Campbell, via social, di vedere questa crisi un po’ come un’opportunità per rallentare. Lo show No Filter With Naomi è uno dei più gettonati dai fan dello stile e trasmesso su Youtube. “Siamo tutti d’accordo che bisogna mostrare di meno, che bisogna puntare di più sulla sostenibilità e la creatività”, ha detto la Wintour, “meno sul lusso. Questo terribile evento ci ha fatto capire che dobbiamo cambiare e che saremo in grado di farlo. Dobbiamo ripensare agli sprechi, ai soldi, al consumismo e agli eccessi a cui tutti, io per prima, ci siamo abbandonati”. Nonostante sia saltato rispetto alla data prevista dello scorso 4 maggio, il Met Gala con tema About Time: Fashion e Duration è agli occhi della Wintour una scelta in perfetta sintonia con quanto stiamo ancora vivendo. Niente moda però fra le mura di casa. Una volta entrata in auto-quarantena, dopo essere stata alle fashion week di Parigi e Milano, la direttrice ha optato per una tuta.