Testimonianza choc da parte di Annabella Sciorra, star de “I Sopranos”, avvenuta ieri in tribunale a New York durante il processo in corso al produttore Weinstein. La donna, come vi abbiamo spiegato nel focus qui sotto, ha svelato di essere stata violentata negli anni ’90, proprio dall’imputato. Il tutto sarebbe avvenuto, stando al racconto della Sciorra, nella sua abitazione. Ad un certo punto Annabella sentì bussare alla porta e vide appunto Weinstein: “Capii che voleva fare sesso e io cominciai a indietreggiare pensando di potermi chiudere in bagno. Gli dissi di andarsene perché non sarebbe successo”. A quel punto la donna venne prese con forza dal produttore che la spinse sul letto, e che la violentò nonostante la sua ferma opposizione. La Sciorra ha anche svelato che tempo dopo l’accaduto incontrò nuovamente Weinstein. Durante il Festival di Cannes del 1997, l’uomo bussò alla camera dell’hotel di Londra dove alloggiava la Sciorra, presentandosi in mutande con una videocamera e una bottiglia d’olio idratante per bambini. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



ANNABELLA SCIORRA E IL RACCONTO CHOC SU WEINSTEIN

Nuove pesantissime accuse nei confronti dell’ex re di Hollywood, Harvey Weinstein. L’ultima attrice a puntare il dito verso il noto produttore cinematografico è Annabella Sciorra, nota in particolare per il suo ruolo nell’amatissima serie tv “The sopranos”. Nelle scorse ore si è tenuta una nuova udienza in quel di New York del processo contro Weinstein, e i giudici hanno ascoltato una prima drammatica testimonianza. Si tratta di fatti, come specifica l’edizione online di RaiNews, che risalgono ad un periodo molto lontano per contestare il reato, ma l’obiettivo dei procuratori è quello di utilizzare la deposizione della Sciorra, così come quella di altre attrici, proprio per rafforzare l’accusa nei confronti del produttore. I fatti raccontati risalgono all’inizio degli anni ’90, quando la star di “The Sopranos” era solo un’attrice emergente, e quando conobbe appunto Weinstein. La donna ha raccontato di aver conosciuto lo stesso ad un party a Los Angeles, e successivamente il produttore le fece qualche regalo, fra cui una scatola di cioccolatini a forma di pene.



ANNABELLA SCIORRA: “DISSI NO MA NON POTEVO FARE MOLTO CONTRO DI LUI”

Poi una sera, dopo una cena in un ristorante di New York, Weinstein la portò a casa sua a Manhattan e la violentò (siamo fra la fine del 1993 e l’inizio del ’94). Secondo la versione della donna, Weinstein usò violenza nei suoi confronti, nonostante la sua opposizione: “Dissi ‘no, no’ – il racconta drammatico – non potevo fare molto contro di lui. Il mio corpo si spense, era così disgustoso che il mio corpo cominciò a tremare in modo inusuale, era come avessi una crisi”. La Sciarra perse poi conoscenza dopo la violenza. Settimane dopo l’accaduto, i due si ritrovarono di nuovo, e Weinstein le disse che quell’episodio doveva rimanere segreto: “Era molto minaccioso – ha aggiunto ancora la Sciarra – i suoi occhi diventarono scuri, pensavo che mi avrebbe colpito”. La difesa del produttore ha cercato di “smontare” la testimonianza: “All’epoca non realizzai che era uno stupro”, si è giustificata la donna.

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