È morta Annalena Menazzi Moretti, nota per essere l’erede del birrificio Moretti che ora fa capo al gruppo Heineken. Il decesso è avvenuto venerdì a Pescara, di cui era una delle donne più in vista a livello di vita sociale e culturale, il giorno dopo ci sono stati i funerali nella stessa città abruzzese. Per quanto riguarda il com’è morta, Annalena Menazzi Moretti aveva avuto un incidente domestico, ma non sono note altre informazioni in merito a ciò e alle relative conseguenze.



Stando a quanto riportato dal Corriere della Sera, non è chiaro che tipo di incidente domestico abbia avuto, ma si sa che è stata subito trasportata d’urgenza al pronto soccorso del locale ospedale, dove è morta, lasciando i due figli Guido e Martina, la nuora Monia, le nipoti Malesia e Gisele, oltre al fratello Luigi e alla cognata Franca. La facoltosa imprenditrice ha il merito di aver portato con successo il colosso di famiglia, ma ha coltivato anche il suo amore per l’arte e la cultura, infatti ha promosso eventi culturali e mostre a Pescara, dove viveva dagli anni ’60.



ANNALENA MENAZZI MORETTI TRA ARTE, CULTURA E AMORE

Annalena Menazzi Moretti era una grande esperta di arte ed era anche mecenate, infatti ha supportato molti progetti a livello culturale e artistico, tra mostre ed eventi che ha organizzato e varie collaborazioni con le istituzioni del posto. Ma ha anche espresso il suo amore per l’arte anche creando esposizioni e promuovendo artisti emergenti. Ma ha anche scritto un libro in cui ha ricostruito la storia della sua famiglia: l’opera risale a circa venti anni fa.

Il trasferimento a Pescara insieme al marito Riccardo Cristini, ingegnere morto in un tragico incidente nel 2016, era legato alla realizzazione a Popoli di un nuovo stabilimento dell’azienda di famiglia che produce birra. Nella sua opera, però, ha anche riportato dettagli della sua vita matrimoniale, visto che ha avuto due mariti e alcune storie d’amore con manager, principi e artisti. La stessa Annalena Menazzi Moretti raccontò che la relazione più importante era quella col sociologo Dario Paolucci, morto dodici anni fa.