È ancora avvolto nel mistero il caso di Annalisa Lucifero e Cora, mamma e figlia scomparse da Olgiate Molgora a metà marzo. Ma in questi giorni sono emersi dettagli e particolari da cui si evince che la fuga era stata programmata da tempo. Ad esempio, la mamma aveva cominciato a seguire lezioni di spagnolo e agli amici aveva confidato il desiderio di trasferirsi all’estero, secondo quanto riportato dal Corriere della Sera. L’appartamento è stato trovato svuotato di tutto, con alcuni mobili e suppellettili venduti con l’aiuto di un conoscente, lo stesso che potrebbe averle dato un passaggio per allontanarsi da casa. Gli inquirenti lo hanno sentito a lungo, ma risulta estraneo a tutto.
Dunque, Annalisa Lucifero non voleva perdere la figlia a nessun costo: si avvicinava l’udienza per l’affidamento di Cora al padre, Stefano Zardini, a cui erano stati affidati i due figli più grandi, di 12 e 14 anni. Dunque, temeva che non avrebbe potuto abitare più con la figlia Cora. Si è anche tagliata i capelli molto corti, a spazzola, sperando così di non essere riconoscibile. Inoltre, ha pagato l’affitto e chiuso le utenze domestiche. Alle maestre aveva detto che sarebbero tornate a vivere col padre, per questo non si sono preoccupate quando la bambina non si è presentata a scuola il 14 marzo.
FUGA ALL’ESTERO O ATTO TRAGICO: INDAGINI IN CORSO
Annalisa Lucifero e la figlia Cora non sono però mai arrivate a Somma Lombardo. Chi l’ha aiutata a fuggire visto che non guidava né aveva l’auto? Non l’uomo che è stato visto dai vicini, visto che l’ha aiutata solo a liberarsi di ciò che non voleva portare via. Come riportato dal Corriere, la procura di Lecco ha aperto un fascicolo per sottrazione di minore. Gli inquirenti ritengono che la donna possa trovarsi all’estero, in Spagna o in Germania, ma c’è anche il timore che possa essere accaduto qualcosa di terribile. L’ex marito Stefano Zardini si era rivolto al tribunale per modificare le condizioni del divorzio e chiedere il collocamento della figlia a casa sua.
Secondo quanto emerso da una consulenza tecnica d’ufficio depositata l’11 marzo al tribunale di Busto Arsizio, la donna avrebbe potuto vedere la figlia e gli altri due bambini ogni due settimane. Quindi, l’ipotesi è che Annalisa Lucifero avesse paura di questa decisione imminente. La notizia non ha scosso solo la famiglia, ma l’intera comunità. Infatti, il sindaco di Olgiate Molgora, Giovanni Battista Bernocco, ha dichiarato: “Per noi è stato un fulmine a ciel sereno. Annalisa ci è sempre apparsa come una mamma attenta ed affettuosa. Insegnava catechismo in parrocchia, si era inserita nella nostra comunità”.