Annalisa Minetti si racconta a Silvia Toffanin nel corso della puntata di Verissimo del 23 settembre 2023. Si parla della sua malattia, la retinite pigmentosa, e con emozione Annalisa dichiara: “La mia malattia ha concluso il suo viaggio. Oggi sono completamente cieca, non ho più neppure la percezione delle luci. Credevo non sarebbe stato doloroso, credevo di essere pronta, invece quando il dottore me l’ha detto ha fatto comunque male. Sono tornata a casa, sono andata in bianco, ho pianto un pianto infinito.”



Annalisa Minetti racconta di aver vissuto dunque un altro momento molto complicato, pur essendo convinta che, convivendo da anni con questa malattia, sarebbe stato per lei molto più semplice scontrarsi con la consapevolezza del buio totale. (Aggiornamento di Anna Montesano)

ANNALISA MINETTI TORNA NEL SALOTTO DI “VERISSIMO”

Annalisa Minetti farà parte del sempre ricco cast di ospiti di “Verissimo” che questo pomeriggio, come ogni weekend, torna sulle reti Mediaset con l’appuntamento del sabato: già ospite diverse volte in passato del salotto televisivo di Canale 5, la 46enne cantautrice nonché campionessa paralimpica ed ex modella originaria di Rho (Milano) si racconterà nella consueta, lunga intervista a cuore aperto con la padrona di casa, Silvia Toffanin, parlando del suo “coraggioso percorso” di vita (come si legge anche nella preview della puntata che ci accingiamo a vedere quest’oggi) e della sua storia che oggi è di ispirazione non solo per molte donne ma anche tante persone non vedenti come lei e che si trovano a dover vivere questa condizione.



In attesa di assistere all’ospitata di Annalisa Minetti a “Verissimo” e scoprire cosa racconterà questo pomeriggio durante la puntata di “Verissimo”, possiamo ricordare come nell’ultimo periodo la cantante abbia ammesso di aver perso la sua battaglia contro la retinite pigmentosa, una malattia degenerativa dell’occhio diagnosticatale all’età di 18 anni e che purtroppo è degenerativa (parliamo di questo in un altro pezzo quest’oggi), ma di non essersi ancora arresa e di avere ancora tanta voglia di vivere. La patologia, come è noto, l’ha portata gradualmente alla cecità fino all’annuncio di questa estate quando la 46enne aveva ammesso di vedere solo “nero totale” e di aver perso completamente l’uso della vista.



MINETTI, IL RICORDO DI TOTO CUTUGNO: “SONO STATA FORTUNA AD AVERLO COME…”

“Un po’ rosico in realtà dato che non posso più vedermi”: così aveva scherzato tempo fa Annalisa Minetti a proposito del fatto di non avere più la facoltà di vedersi allo specchio e riferendosi al fatto che per molti lei è sempre stata una bellissima donna (molti ricordano la sua partecipazione all’edizione 1997 di Miss Italia). “Ora non vedo più, nero totale: il mio oculista mi ha detto poco tempo fa che anche anatomicamente sto peggiorando ma neanche me ne accorgo oramai a questo punto” aveva spiegato la diretta interessata, citando una bellissima frase del padre che l’aiuta ad attraversare questo momento: “Lui mi ha sempre detto: ‘Sarai tu la luce’, io faccio quel che posso…”. E un ruolo importante lo hanno i due figli, Fabio ed Elena: lei li aveva avuti nonostante molti pensassero che una madre non vedente non potesse accudirli. E la gioia più grande è quella che, nonostante la sua patologia sia ereditaria, “per fortuna i loro geni non sono malati come i miei”.

A fine agosto, invece, Annalisa Minetti ha rilasciato alcune toccanti dichiarazioni all’indomani della scomparsa di Toto Cutugno, venuto a mancare il 22 agosto: “In Italia celebriamo gli artisti troppo tardi, mi volle a tutti i costi a Sanremo con lui” era stato il commiato dell’artista nei confronti del collega, ricordando i loro duetti assieme tra cui quello del 2005 quando Cutugno partecipò al Festival di Sanremo con Annalisa col brano “Come noi nessuno al mondo”. Parlando della morte del cantautore con la ‘Gazzetta del Mezzogiorno’, aveva aggiunto anche che “le esperienze con Toto, sono state tantissime ed indimenticabili. È stata una persona talmente piena che riempiva chiunque gli stava vicino ogni giorno. Non riesco realmente a parlare di morte, perché quando si parla di un personaggio come lui è impossibile pensare che lui non ci sia più (…) Posso dire che sono stata fortunata ad averlo avuto come amico, sostenitore e come padre perché mi ha fatto da papà quando eravamo in giro”.