Amaxofobia, la paura di guidare. Ne soffre il 33%, una persona su tre ha paura di mettersi alla guida. Se ne è parlato stamane ad Uno Mattina, con Massimo Biondi, psichiatra dell’università La Sapienza di Roma. Annalisa Pennino di un posto al sole, ne soffre, ed ha raccontato la sua storia a Uno Mattina: “Questa paura nasce da molti anni, ho avuto un gravissimo incidente stradale nel 2001 quindi la settimana prossima sono 23 anni. Ero in macchina con i miei zii, ero seduta sui sedili posteriori, senza cintura di sicurezza, abbiamo avuto uno scontro frontale, la macchina si è infilata nella corsia opposta dove non c’era lo spartitraffico, ci siamo scontrati con un camion, eravamo su un ponte, e siamo vivi tutti e tre per miracolo”.
E ancora: “Il problema l’ho affrontato subito, dopo sei o 7 mesi mi sono messa subito alla guida dell’auto, ho guidato per anni però il problema nasce quando devo andare in autostrada o in una città molto trafficata, in generale una situazione dove non c’è molta calma”. A quel punto è intervenuto il professor Bianchi che ha spiegato: “L’Amaxofobia è una paura oggettiva, fondata, visto gli incidenti che ci sono ogni anno. La maggior parte dei guidatori la superano ma il meccanismo che disinnesca la paura nella nostra amica non funziona”.
ANNALISA PENNINO E L’AMAXOFOBIA: I CONSIGLI DEL PROF BIANCHI
“Bisogna riconquistare la libertà per guidare – ha proseguito il prof – mentre ci sono persone che hanno paura di sentirsi male e di avere un mancamento e di non poter essere soccorsi, sono due paure diverse ma tutte e due confluiscono nella paura di guidare. Generalmente si accompagna ad un’ansia più larga, bisogna curare il disturbo da attacchi di panico, la persona non prendere il raccordo, un’autostrada, perchè non può fermarsi e andare in un pronto soccorso, non ha realmente paura di guidare in quanto si possa verificare un incidente”.
Annalisa Pennino ha aggiunto: “Io sono anni che non guido, mi faccio accompagnare da mio marito o prendo il taxi, anche perchè guido in una grande città e il traffico c’è. Io ho anche paura di salire in auto quando guida un’altra persona, c’è una sensazione di impotenza”. Il prof conclude: “Il nocciolo è essere passivi, la paura di non poter far nulla. C’è chi ha vissuto un incidente in prima persona e chi l’ha subito per chi era passeggero. Serve una desensibilizzazione, bisogna recuperare capacità e padronanza di guidare”.