Le curiosità sugli artisti non si esauriscono mai, ma quella che stiamo per raccontare – risalente allo scorso mese di maggio – che riguarda Annalisa è senza dubbio ‘sui generis’. Alcune settimane fa la Nasa – agenzia spaziale americana – ha infatti deciso di celebrare il successo della cantante italiana con un gesto decisamente innovativo. Nello specifico, il suo nome è ora parte dell’universo: un asteroide scoperto nel 1991 da Henry E. Holt e Palomar è stato infatti denominato “20014 Annalisa”.



Ma perchè la Nasa ha dedicato un asteroide ad Annalisa? La scelta dell’agenzia spaziale americana è presto giustificata da quanto scritto sul proprio sito. “Annalisa Scarrone è una cantautrice italiana; laureata in fisica, si è fatta notare nell’industria musicale ottenendo un notevole successo internazionale. Con le sue canzoni ha vinto premi e numerosi dischi di platino”. Dunque, la Nasa ha deciso di celebrare il successo ‘spaziale’ di Annalisa intitolando come ‘20014 Annalisa’ un asteroide scoperto oltre trent’anni fa.



Annalisa, ‘come nasce’ la laurea in fisica: “E’ stato un training di vita, la rifarei subito!”

Con la Nasa che ha dedicato un asteroide ad Annalisa, non si può non ricollegarsi – come tra l’altro specifica anche l’agenzia spaziale americana – al talento ‘parallelo’ della cantante. Prima di dominare la scena nell’industria musicale, Nali ha trovato il tempo anche per conseguire la laurea in fisica; in un universo parallelo, starà forse studiando proprio l’asteroide a lei dedicato dalla Nasa. Oltre l’ironia, la stessa Annalisa ha più volte raccontato di come nasca la sua passione per la fisica e quanto sia fiera della laurea ottenuta.



“E’ una di quelle cose che rifarei subito” – raccontava Annalisa al Corriere della Sera a proposito della laurea in fisica – “E’ stato un training di vita, una volta che raggiungi un traguardo così ti senti di poter fare qualunque cosa”. E in effetti, la cantante è riuscita nell’impresa per nulla banale non solo di far breccia nel cuore degli appassionati ma anche nell’intera industria discografica. “Sono sempre stata curiosa, amante della scienza e degli esperimenti; anche un po’ nerd, quella vena un po’ pazza ce l’ho nel sangue”.