Annamaria Bernardini de Pace intervistata da Diva e Donna, si è raccontata a 360°. “Sono orgogliosa delle mie figlie e i miei nipoti, sono le mie gioie più grandi”. Separazioni e divorzi sono sempre più frequenti, ma non per questo meno difficili e dolorosi per i figli. L’avvocato si mette proprio nei loro panni pubblicando “Il manuale di autodifesa per ragazze e ragazzi”. “Da cosa devono difendersi i ragazzi? Spesso vengono considerati oggetti, di proprietà dei genitori. Invece hanno dei diritti: alla libertà, alla dignità, all’identità personale e sessuale, alla salute. I ragazzi sono persone e non possono essere manipolati dai genitori perché la pensino come loro. Non devono essere considerati incapaci”. Certi genitori abbandonano i figli a se stessi, li lasciano a nonni, zii, baby sitter, videogiochi “e quando li portano al ristorante gli mettono in mano iPad per stare tranquilli. Invece potrebbe essere un momento di formazione, facendogli vedere i camerieri, il menu…”, spiega.



Annamaria Bernardini de Pace: “Ecco che mamma sono stata…”

Come dovrebbero comportarsi i genitori quando si separano? “Si pensa che un bimbo abbia il dovere di vedere l’altro genitore, ma non è co-sì, è un diritto, può anche rifiutarsi. – spiega Annamaria Bernardini de Pace – E se lo fa non bisogna prendersela con l’altro genitore. A 12 anni, in certi casi anche prima, i bambini vengono ascoltati dai giudici. Spesso poi i genitori litigano per avere il bambino, ma prima urlavano davanti a lui ferendolo a morte. Per i figli la separazione è un grande sconvolgimento. Sarebbe meglio, e questa è una mia battaglia, che i figli restassero in casa e che si alternassero i genitori”. Poi l’avvocato precisa: “Se questa soluzione si scontra con problemi economici? Quelli ci sono sempre, ma se i genitori non sono egoisti capiscono che questa è la soluzione migliore. Spesso invece vogliono la casa e poi ci piazzano anche gli amanti: ai bimbi fa male, ci vogliono 18-20 mesi prima che si abituino ai nuovi ritmi”. Poi ha concluso: “Che mamma è stata? Credo di aver fatto un buon lavoro. Fino ai 10 anni delle mie figlie sono stata solo una mamma perché è il mestiere più difficile e complicato del mondo”.

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