Annamaria Bernardini De Pace e i retroscena sul divorzio dei vip
Annamaria Bernardini De Pace, conosciuta come l‘avvocato divorzista dei Vip, ha svelato alcuni retroscena e curiosità sui divorzi dei personaggi televisivi. L’avvocato, ai microfoni di Novella 2000, svela come mai spesso le coppie smentiscono pubblicamente le voci sulla rottura o crisi.
“Capita che dei coniugi VIP, seppur sul punto di dividersi, smentiscano pubblicamente la frattura di coppia per tenere fede ad accordi intercorsi con giornali e TV cui hanno concesso l’esclusiva. O magari, prima di ufficializzare, vogliono definire in serenità situazioni di natura pratica” afferma Annamaria Bernardini De Pace che svela che ha voler divorziare “nel 76 percento dei casi è una decisione della donna. I maschi, fosse per loro, sceglierebbero la famiglia, seppur essa vacillante, senza rinunciare ai propri comodi al di fuori delle mura domestiche. Tradimenti inclusi! A meno che l’amante non rivendichi il diritto di uscire allo scoperto o la moglie, giunta a saturazione, non chieda il divorzio. Morale della favola: in un modo o nell’altro, è comunque la donna a dettare il cambiamento”.
Annamaria Bernardini De Pace: “sono una persona dolce”
Annamaria Bernardini De Pace, ai microfoni del settimanale Novella 2000, ha approfittato dell’occasione per porre fine alle dicerie sul suo conto. In molti hanno descritto l’avvocato divorzista come una donna fredda e severa: “Che io sia un algido monolite è leggenda metropolitana. Invero, sono la persona più dolce che si possa immaginare. Provi a chiederlo ai miei amanti, alle mie figlie, ai miei generi o ai miei nipoti.
E ancora: “Coloro i quali hanno al proprio attivo parecchie vittorie diventano in automatico antipatici, o peggio cattivi, pertanto non mi stupisce che di me si pensi questo” afferma. Nel suo privato Annamaria Bernardini è una persona normalissima dedita alla casa e alla famiglia: “Adoro cucinare e prendermi cura di chi ho attorno. In famiglia sono molto apprezzata, accondiscendente e tendo a fare tutto quello che mi si chiede”.