Conoscersi da ragazzini ed essere innamorati come il primo giorno a distanza di più di quarant’anni non è poi così impossibile. E gli esempi, anche nel mondo dello spettacolo, non mancano. Ne sa qualcosa Nino D’Angelo, che non può immaginare una vita senza la sua Annamaria Gallo, che lui ha sposato quando entrambi erano giovanissimi, il 25 luglio 1979 (lei è nata nel 1963).



Il loro primo incontro è avvenuto in modo del tutto casuale (lei aveva quattordici anni, lui venti), a conferma di come a volte sia il destino a essere favorevole. In quel periodo, infatti, l’artista napoletano si esibiva per arrotondare ai matrimoni e a uno di questi lei era invitata.

Annamaria Gallo: la “fuitina” con Nino D’Angelo e un amore fortissimo

Nonostante entrambi fossero due ragazzi, sia Annamaria sia Nino hanno avuto un colpo di fulmine l’uno per l’altra e hanno letteralmente bruciato le tappe. Al pari di molti altri innamorati del Sud, i due hanno deciso di mettere le rispettive famiglie davanti al fatto compiuto e sono partiti insieme per la “fuitina“. E’ stato proprio in quell’occasione che la giovane si è resa conto di essere in attesa del suo primo figlio, evento che li ha spinti a programmare le nozze. La nonna del cantante, felicissima per la notizia, ha regalato loro il viaggio di nozze, mentre i genitori di lui, almeno in un primo momento non sembravano altrettanto convinti.



A distanza di anni, la coppia è ancora solidissima, come confermano le parole dell’artista napoletano che ha parole dolcissime per la sua consorte, che si è rivelata fondamentale quando lui ha iniziato a soffrire di depressione dopo la scomparsa dei suoi genitori: “Lei vive per i miei figli, per me, per la casa – aveva raccontato lui a ‘Diva e donna’ -. E’ una donna d’altri tempi. Io porto a casa i soldi e lei amministra. Non spende mai come farebbe una ricca. Noi non dimentichiamo il passato. Non avessi avuto Annamaria non avrei trovato la forza. Sono stato vicino al suicidio. Ho spinto la macchina sull’autostrada  a 220 all’ora. Voglio dire a tutti che la depressione si puà curare. E che desiderare è il più grande antidepressivo”.