Nuove testimonianza incredibili sulla morte di Annamaria Sorrentino, la giovane ex Miss Campania morta lo scorso agosto cadendo dal balcone di una residenza dove stava trascorrendo le vacanze con il marito e con due coppie di amici in Calabria. Secondo quanto emerso dalla trasmissione Chi l’ha visto, che ieri sera è tornata sulla vicenda, mentre Annamaria era per terra caduta dal balcone, qualcuno andava via scappando. Erano Gaetano e la moglie, gli ‘amici’ di Annamaria, bloccati dai vicini di casa. Ai microfoni della trasmissione di Rai3, una vicina ancora sconvolta per quanto accaduto ha confermato che la coppia di amici stava cercando di scappare dopo la caduta della giovane: “E’ vero, ho visto a un certo punto che dalla casa, assolutamente indisturbati, con un cuscino sotto un braccio ed il bimbo in braccio, stavano andando via tre dei componenti. Poi sono stati fermati sempre da noi che eravamo molto scossi, e sono rientrati dentro”, ha aggiunto. Annamaria era appena caduta dopo un volo di sette metri che le provocò uno stato di coma prima della morte. I vicini, difficilmente riusciranno a dimenticare quella scena.
ANNAMARIA SORRENTINO, TESTIMONIANZE CHOC DOPO LA MORTE
I presenti sulla scena della tragedia notarono che tre delle persone che erano con Annamaria Sorrentino in vacanza, anziché starle accanto in attesa dell’ambulanza stavano per andare via. Il tutto documentato da una serie di foto scattate da qualcuno presente sul posto, mentre Gaetano e la moglie Franca cercavano di scappare: “Stavano andando via, raccoglievano materassini, indumenti, ma sono stati fermati fino all’arrivo delle forze dell’ordine”, ha dichiarato un’altra vicina. Pochi minuti dopo giunge anche la Scientifica. Nessuno degli amici di Annamaria, manifesta però alcuna preoccupazione per quanto accaduto. “erano tutti comodamente seduti a tavola sul balcone”, dice una vicina. Proprio quel tavolo potrebbe aver inciso sulla dinamica della caduta cambiando lo scenario? Secondo la vicina, il marito della vittima aveva bevuto quella sera: “Sentivo puzza di alcol, sì”. Altri testimoni che vogliono restare anonimi avrebbero riferito a Chi l’ha visto che proprio il marito della ragazza morta avrebbe avuto una reazione poco ortodossa davanti a tale tragedia: Paolo avrebbe detto alla vicina “lei putt*na, lei amante”, mentre la moglie era riversa per terra in una chiazza di sangue. “Amante lo ripeteva continuamente”, ribadisce un’altra vicina. “Il giorno dopo facevano tranquillamente colazione, l’impressione avuta è come se il fatto fosse non successo a loro”, dice ancora un’altra testimone. Alla disgrazia si sarebbe arrivati dopo ore e ore di liti. “Erano delle grida che ti toccavano, era un grido di aiuto e di dolore, e dopo un fracasso, dei suoni gutturali non definiti”, dice la vicina. Ed in tanti hanno sentito anche volare degli schiaffi. La procura di Vibo Valentia, intanto, ha aperto un fascicolo per istigazione al suicidio al momento ancora a carico di ignoti.