Non mancheranno le nuove rivelazioni e documenti su Annamaria Sorrentino, bellissima ex Miss Campania morta dopo essere precipitata dal secondo piano di un balcone, nel corso della nuova puntata di oggi di Chi l’ha visto. La tragedia si è consumata mentre era in vacanza con il marito e due coppie di amici in Calabria lo scorso 19 agosto. Se finora non sarebbe ancora del tutto archiviata la tesi del suicidio – alla quale non crede affatto la famiglia della vittima – come riferisce Urbanpost.it è il settimanale Giallo a fornire maggiori e inquietanti dettagli che smentirebbero ulteriormente l’idea che Annamaria possa essersi tolta volontariamente la vita. Come asserito anche dall’avvocato Nicodemo Gentile, difensore della famiglia Sorrentino, nel corso dell’ospitata a Quarto Grado, dietro la morte della giovane ci sarebbe ben altro. Qualcosa di certamente grave su cui sta indagando la magistratura. L’avvocato, nonché rappresentante dell’associazione Penelope, su Facebook ha scritto un post in merito alla morte di Annamaria Sorrentino. “La ragazza, che domani avrebbe compiuto 30 anni, aveva paura. L’ipotesi del suicidio è una barzelletta. Tutte da chiarire ancora la dinamica e le responsabilità”, ha tuonato. “Emergono particolari inquietanti da approfondire”, ha proseguito, facendo intendere la battaglia in atto, insieme alla famiglia della vittima, “per dare Giustizia ad Annamaria”.

ANNAMARIA SORRENTINO, NUOVI INQUIETANTI DETTAGLI

Ma di quali particolari inquietanti parla l’avvocato Nicodemo Gentile? Il riferimento è ad una dichiarazione importantissima resa da un’amica di Annamaria Sorrentino al settimanale specializzato in cronaca nera, Giallo, al quale avrebbe riferito le parole dell’ex Miss prima della morte: “Se mi succede qualcosa chiama mia sorella“. E’ possibile che la 29enne fosse davvero vittima di violenze domestiche da parte del presunto marito violento dal quale aveva intenzione di separarsi e per questo temeva per la sua incolumità? A quanto pare la giovane avrebbe avuto una relazione extraconiugale con l’amico Salvatore, di cui anche Paolo ne sarebbe stato a conoscenza al punto da decidere di trascorrere la vacanza nei pressi di Tropea con lui, la moglie e un’altra coppia di amici. In merito l’amica testimone al settimanale diretto da Andrea Biavardi ha rivelato: “A insistere per andare tutti insieme al mare erano stati suo marito e la moglie del suo amante. Sospetto che volessero metterla alle strette per farle confessare la sua relazione”. Al centro della vicenda, dunque, potrebbe esserci una sorta di “tranello”ai danni di Annamaria, ordito dal marito e dalla moglie del suo presunto amante? Questo giustificherebbe la presunta lite avuta qualche ora prima della morte di Annamaria.