Invita ad annullare il Natale, ma anche il Capodanno e le varie feste che stanno per arrivare, il direttore dell’Antony Hospital nella regione di Parigi, Julien Lenglet. Lo ha detto esplicitamente, senza troppi giri di parole, nelle scorse ore, così come si legge su Dagospia in data 10 novembre: «Le tradizionali celebrazioni di Natale e Capodanno – dice – dovrebbero essere annullate per evitare un’altra recrudescenza del virus COVID-19». Secondo Lenglet, c’è il rischio che queste giornate di assembramenti, rischino di provocare una nuova devastante ondata di coronavirus, un «gigantesco cluster intergenerazionale che potrebbe essere all’origine di una potenziale terza ondata di COVID- 19. Direi, senza alcuna esitazione, che dovremmo cancellare il Natale e Saint-Sylvestre». La Francia è una delle nazioni che più sta subendo la famosa seconda ondata, e negli scorsi giorni i contagi giornalieri hanno toccato vette clamorose, superiori ai 50mila casi giornalieri.
JULIEN LENGLET: “ANNULLIAMO NATALE E CAPODANNO”. IN FRANCIA PICCOLI SEGNALI POSITIVI
Ma la situazione oltralpe sembra lentamente in via di miglioramento, e negli scorsi giorni sono emersi alcuni segnali positivi che lasciano ben sperare per il futuro. Sono alcuni indicatori sanitari a far vedere la luce in fondo al tunnel, come ad esempio il calo dei ricoveri e dei nuovi pazienti in terapia intensiva, ma anche la decrescita dei tassi di incidenza (ieri a 444 come scrive Repubblica), e di positività (al di sotto del 20%); e nel contempo, è crollato in maniera importante anche l’indice Rt, che è passato da 1.4 a 1.1 in una decina di giorni (in Italia è a 1.7). Resta il fatto che negli ospedali francesi troviamo 4.680 pazienti in terapia intensiva, 31mila posti letti occupati in totale, e 1.7 milioni di casi da inizio pandemia. Serve prudenza e soprattutto, evitare un pericoloso “liberi tutti” in particolare in vista di Natale, che rischierebbe di far tornare il paese nuovamente in lockdown, come un gatto che si morde la coda…