Il 25 marzo la Chiesa cattolica celebra un avvenimento fondamentale per la Genesi del Cristianesimo: l’Annunciazione dell’Arcangelo Gabriele a Maria, la scelta di Dio come madre del proprio Figlio tramite Immacolata Concezione. Nelle prime fasi del Cristianesimo la celebrazione portava il nome di ‘Concezione di Cristo’, quindi rivolta a Festa del Signore; solamente in epoche più recenti si è voluto omaggiare la purezza della Madonna dedicando questa festa alla sua figura esaltando il culto Mariano in assoluto. L’abate benedettino Prosper-Louis-Pascal Guéranger definì l’Annunciazione dell’Angelo a Maria come ‘momento altissimo per la storia di tutta l’Umanità’, sottintendendo che la nascita di Gesù avrebbe, come i fatti confermano, cambiato il mondo e rivoluzionato tutta la storia e le religioni degli ultimi duemila anni.



Annunciazione del Signore, Cristo nel mondo

All’Annunciazione del Signore ha fatto seguito il suo arrivo sulla terra. Nel nome di Cristo il mondo ha conosciuto amore, pace, tolleranza e tanti valori universali e condivisi, ma quel giorno, la nascita di Nostro Signore Gesù Cristo, è frutto dell’accettazione umile e con grande foza di volontà di Maria che acconsentì il volere di Dio di portare il Figlio nel suo grembo come l’Angelo le annunciò. Isaia profetizzò in precedenza questo momento: sette secoli prima dell’Annunciazione e della nascita di Gesù, il profeta scriveva: ‘Ecco una Vergine la quale concepirà e partorirà un figlio ed Emanuele sarà il suo Nome’, e se consideriamo l’etimologia del nome Emanuele, dall’ebraico Dio è con noi, è significativa la profezia di Isaia che con la nascita di Gesù conferma la volontà del Signore di farsi Uomo accanto agli uomini e mostrare la via verso il Paradiso. ‘Il Signore è con te, benedetta tu sei fra le donne’, recita l’Ave Maria e la benedizione, che si rafforzerà nel Medioevo con i culti prettamente mariani, già nell’Annunciazione illumina Maria nella sua umiltà e forza nell’accettare una gravidanza che sarà fondamentale per le sorti umane.



Maria è Madre di tutte le madri, è la forza divina nel grembo, la purezza e la volontà di servire il volere di Dio e celebrare nel giorno del 25 marzo questo giorno fondamentale è un tributo doveroso nei confronti della figura della Madonna. Dal momento dell’Annunciazione il Figlio del Signore scende in Maria e, pur rimanendo Divino, diviene carne per essere uomo tra gli uomini, embrione nel grembo sino al giorno della nascita, del Natale altissimo nella grotta di Betlemme. Marano Vicentino, Venezia, Langhirano, Viareggio, Pedara, Borgosatollo, Scanzano Jonico, Sabaudia, sono solo alcuni dei Comuni che hanno eletto la Madonna nel giorno dell’Annunciazione come protettrice, città e cittadine dove si celebra il dogma con Messe solenni che esaltano l’importanza della giornata per poi divenire occasioni popolari di festa collettiva con iniziative anche laiche, ma spunti dedicati alla giornata.



Nove mesi prima di Natale

Non è casuale questa giornata: considerando i nove mesi di gestazione e la nascita di Gesù Cristo nel giorno del Natale, il 25 dicembre, la celebrazione dell’Annunciazione dell’Angelo Gabriele cade nove mesi prima, quindi il 25 marzo per dare il valore anche biologico della natalità di Dio che cresce nel grembo come carne. La celebrazione nasce nel mondo bizantino, all’incirca durante la prima metà del VI secolo, a Costantinopoli per poi giungere rapidamente sino alla Chiesa romana e rafforzarsi nell’importanza di questo dogma fondamentale. Anche nella Chiesa ortodossa si celebra l’Annunciazione del Signore e nelle ultime strofe di una celebre preghiera l’Orthros della Festa declama: ‘O Dio, che ti sei fatto uomo per la tua misericordiosa compassione, sia gloria a te!’.

Gli altri Beati di oggi

Nella stessa giornata ricordiamo, tra gli altri: Santa Lucia Filippini, Vergine; San Nicodemo di Mammola, Asceta; Beata Josaphata Michaelina Hordashevska, Vergine.