Anche Anonymous a sostegno delle proteste negli Stati Uniti per la morte di George Floyd. Il gruppo di cyberattivisti in un video pubblicato sull’account di Twitter ha annunciato una vasta operazione in cui promette di smascherare poliziotti e politici che sono coinvolti in questo episodio ma anche in altri fatti di violenza. Lo faranno hackerando siti istituzionali e profili delle forze dell’ordine. L’obiettivo è individuare i “colpevoli”. Il video, che dura due minuti, è stato un successo: è stato visto oltre mezzo milione di volte in poche ore solo sui canali ufficiali del gruppo hacker, ma è stato condiviso centinaia di migliaia di volte. Nel filmato, comunque, Anonymous ha pure elencato una decina di episodi in cui la polizia americana si sarebbe macchiata di crimini contro i cittadini. «Questi agenti devono essere formalmente accusati e l’agente Chauvin deve rispondere dell’accusa di omicidio. Purtroppo, non pensiamo che la vostra organizzazione corrotta possa garantire giustizia, quindi mostreremo al mondo i vostri crimini», è il messaggio con cui Anonymous scende in campo nel caso George Floyd.



ANONYMOUS CONTRO POLIZIA USA PER MORTE GEORGE FLOYD

L’organizzazione ha deciso di intervenire, in particolare per la condotta della polizia di Minneapolis. «Agenti che uccidono persone e commettono altri reati devono rispondere dei loro atti come tutti noi. Altrimenti, crederanno di avere il diritto di fare ciò che vogliono», dichiara Anonymous nel video che sta diventando virale. «Si dirà che questa è opera di poche mele marce. Ma che dire degli agenti che non fanno nulla mentre vengono commessi crimini e dei dipartimenti di polizia che rifiutano di perseguire questi criminali?», rilanciano i cyberattivisti. Il gruppo ritiene che la gente ne abbia avuto abbastanza «di questa corruzione e della violenza compiuta da un’organizzazione», la polizia, «che promette di proteggere» i cittadini. Ma per Anonymous ora non solo «il mondo si sta svegliando», ma si sta anche «arrabbiando» quando vede «che viene versato sangue inutilmente». Pare che siano già al “lavoro”: si segnala una violazione del sito della polizia di Minneapolis e l’intrusione nel sistema radio della polizia di Chicago, con la diffusione della canzone “Fuck the police” sulle frequenze delle forze dell’ordine per le comunicazioni.



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