La pandemia di Covid-19 ha incrementato in modo netto il numero di disagi psichici. Le vittime non si contano soltanto tra gli adulti. Un allarme in merito a quanto sta accadendo in questi mesi a bambini e adolescenti arriva dalla Società italiana di pediatria (Sip), la quale ha evidenziato come i disturbi comportamentali e alimentari, tra cui in particolare l’anoressia, siano sempre più diffusi tra i giovanissimi.



Il presidente Alberto Villani ha messo in luce i drammatici dati che provengono dall’ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma. “La struttura sanitaria presta assistenza anche sull’anoressia e, in questi casi, l’interessamento neuropsichiatrico e psicologico in età pediatrica avviene quando c’è un minorenne con un indice di massa corporea al di sotto di 13”. Lo ha spiegato l’esperto, come riporta Dire, in occasione del convegno ‘Aspetti medici e sociali dell’età pediatrica in Italia’, in corso presso l’Accademia nazionale dei Lincei. Inoltre ha aggiunto che, purtroppo, il fenomeno è in drastica crescita. “Per capire l’impennata dei casi, va considerato il dato dei giorni di degenza nel reparto di Pediatria Generale: su 30 posti letto prima della pandemia bambini e adolescenti ne occupavano due o tre, ora più della metà”.



Anoressia e disturbi comportamentali: allarme giovanissimi. Ci sono anche casi di suicidio

L’allarme tra i giovanissimi lanciato dalla Società italiana di pediatria (Sip) in merito ad anoressia ed altri disturbi comportamentali è realmente grave. A dimostrazione di ciò è sufficiente leggere i dati relativi al numero di tentativi di suicidio e di casi di autolesionismo tra adolescenti negli ultimi mesi. Anche in questo caso i numeri sono in netto aumento.

In arrivo nei Pronto Soccorso della Capitale e non solo, ha raccontato il presidente Alberto Villani in occasione del convegno ‘Aspetti medici e sociali dell’età pediatrica in Italia’, in corso presso l’Accademia nazionale dei Lincei, sono anche arrivati “bambini con ideazione suicidiaria e autolesionismo”. E, precisa l’esperto, “questo in tutto il mondo”.