Anthony Artiano è morto: è figlio del ras del clan Grimaldi
Oggi, 16 novembre, è morto Anthony Artiano, 23enne del Rione Traiano e figlio del ras del clan Grimaldi. Il giovane era stato ferito gravemente, probabilmente nel corso di una faida familiare, con un colpo di pistola alla testa. Il colpo, sparato lo scorso 10 novembre in via Marco Aurelio, nel quartiere Soccavo, alla periferia Ovest di Napoli, lo aveva colpito in testa tanto che le sue condizioni erano apparse fin da subito molto gravi. Il giovane era stato ricoverato in condizioni gravissime all’Ospedale del Mare, dove è deceduto oggi, all’alba del 16 novembre. Ora la Squadra Mobile di Napoli indaga sull’uccisione.
Il 23enne, di nome Antonio ma soprannominato “Anthony”, era il figlio di un ras del clan Grimaldi di Soccavo. Dopo lo sparo, il giovane era arrivato al Pronto Soccorso del San Paolo di Fuorigrotta. Il proiettile lo aveva colpito alla testa. Viste le sue condizioni, il giovane era stato immediatamente trasferito all’ospedale di Ponticelli. Se inizialmente gli inquirenti hanno pensato ad un agguato di camorra, vista la parentela del giovane e il ferimento a Soccavo di un altro giovane, ritenuto vicino al clan Vigilia, ora la pista più percorsa è quella della faida familiare.
Il giovane colpito da un proiettile nel corso di un incontro in famiglia
Inizialmente gli inquirenti si sono concentrati sulla parentela del giovane, figlio del ras del clan Grimaldi. Con il passare dei giorni, però, la nuova ipotesi. I familiari della fidanzata del ragazzo hanno riferito alla Squadra Mobile che ci sarebbe stata una lite in famiglie. Nonostante il contesto familiare sia quello camorristico, non ci sarebbe un coinvolgimento diretto dei clan. Il ragazzo sarebbe stato ferito da un colpo esploso dalla sua stessa pistola durante una colluttazione scaturita nel corso di un incontro. Sarebbero stati presenti familiari e della ragazza. L’incontro sarebbe stato organizzato a seguito di alcuni comportamenti violenti da parte del 23enne nei confronti della fidanzata.
Il padre del giovane, come spiega Il Mattino, è il luogotenente di Antonio Scognamillo, soprannominato «Tonino ‘o parente. Si tratta di un elemento di spicco della criminalità organizzata del rione Traiano di Napoli. Il ragazzo, colpito dal proiettile lo scorso 10 novembre, è morto oggi, all’alba del 16 novembre.