Anthony Fauci, il massimo virologo degli Stati Uniti, membro della task force anti covi della Casa Bianca, continua ad essere messo in discussione da un gruppo di deputati repubblicani. Come riferisce nelle scorse ore l’edizione online dell’agenzia Ansa, la richiesta di alcuni esponenti Rep è che Fauci venga licenziato per come avrebbe gestito la crisi causata dal covid negli Stati Uniti. Marjorie Taylor Green, esponente repubblicano e fedelissima dell’ex presidente degli Usa, Donald Trump, ha chiesto che il virologo di origini italiane venga rimosso in particolare per le bugie sul laboratorio di Wuhan: “Il dottor Fauci – ha attaccato – non è stato eletto dagli americani. Non è stato scelto per decidere sull’istruzione dei bambini, ma controlla praticamente la nostra vita da un anno”.
Assieme alla Green anche altri esponenti repubblicani, che in particolare si sono opposti all’uso obbligatorio della mascherina, e ai vari lockdown, in occasione della recente pandemia. Per molti non si tratta di un fatto sorprendente visto che durante la sua presidenza il tycoon non aveva mostrato poi così tanta grande ammirazione nei confronti del consigliere medico della Casa, di conseguenza i suoi seguaci hanno deciso di chiedere questa sorta di mozione di sfiducia.
ANTHONY FAUCI, CHIESTO LICENZIAMENTO DEI REP: DISEGNO DI LEGGE PRESENTATO DA “COSPIRATRICE”
C’è da dire che Marjorie Taylor Green, oltre ad essere una fedelissima di Trump è anche una deputata molto controversa, scrive l’agenzia Ansa, in quanto ritenuta seguace delle famose teorie cospirazioniste QAnon, secondo cui dietro le elezioni americane del novembre 2020 vi sarebbe un clamoroso complotto ai danni del miliardario a stelle e strisce.O
vviamente il disegno di legge presentato ai danni del volto più noto della lotta al virus negli Usa non ha alcuna possibilità di essere approvato alla Camera, dove la maggioranza è Democratica. Tra l’altro avrebbe riscosso il sostegno di solo una mezza dozzina di parlamentari repubblicani. Anthony Fauci resterà quindi al suo posto ancora a lungo.