Anthony Fauci a tutto tondo nella lotta al Covid ai microfoni di Che tempo che fa. Il consulente della Casa Bianca ha esordito parlando del rialzo di casi positivi riscontrato a livello globale, dall’Italia agli Usa: «Se vediamo i vari Paesi, il grado di problematicità attuale è correlato alla percentuale reale di vaccinati. Negli Usa sfortunatamente abbiamo 64 milioni che non sono state ancora vaccinate. La curva dei casi, dei ricoveri e dei morti sta scendendo, ma non con il grado che vorremmo noi».
Anthony Fauci si è poi soffermato sulla diffidenza nei confronti del vaccino: «C’è un problema di non osservare quello che viene fatto a livello centrale. Negli Usa, il presidente ha detto che i dipendenti federali devono vaccinarsi oppure rischiano di perdere il lavoro. Le aziende e gli enti con più di 100 dipendenti hanno l’obbligo di vaccinazione o un tampone negativo. Ma purtroppo non ci sono misure uniformi in tutto il Paese, ma solo misure a livello locale».
Anthony Fauci: “Vaccino, nessun effetto a lungo termine”
Nel corso del suo lungo intervento, Anthony Fauci ha parlato della durata della protezione del vaccino anti-Covid: «Non sappiamo quella che è la possibilità di durata del vaccino, ma se paragoniamo la maggioranza di coloro che sono ricoverati e muoiono è di non vaccinati. Anche se non siamo in grado di garantire la tempistica della protezione, sappiamo che per un certo lasso di tempo dura. Anzi, è il caso di parlare della terza dose…».. Una battuta, infine, sugli effetti a lungo termine: «Negli Usa sono state somministrato 400 milioni di dosi, non ci sarà alcun effetto deleterio tra dieci o venti anni. Non c’è un precedente. Ma pensiamo ai benefici – l’analisi di Anthony Fauci – il beneficio della vaccinazione rispetto all’infezione da Covid è assolutamente superiore rispetto ai rischi che si possono contrarre a lungo termine».