Gravissimo lutto nel mondo della lotta, ed in generale dello sport: è morto Anthony Johnson. L’atleta, soprannominato Rumble (boato), aveva solo 38 anni, ed è deceduto in queste ore per via di alcuni problemi di salute che non sono stato meglio precisati. Che le condizioni fisiche di Anthony Johnson non fossero le migliori lo si era capito già un mese fa circa, quando il suo manager, Ali Abdelaziz, aveva chiesto ai fan dell’ex contendente al titolo dei massimi leggeri UFC, di “pregare per il lottatore”.
A nulla sono quindi valse le preghiere e la vicinanza dei fan di tutto il mondo, visto che in queste ultime ore Rumble ha esalato il suo ultimi respiro, a neanche 40 anni di età. Come detto sopra, non è chiaro quale fosse il malanno che affliggeva il lottatore, ma visti i tempi, non è da escludere un tumore ad un organo vitale, ma anche una leucemia, tutte comunque ipotesi non assolutamente verificate. Anthony Johnson, sottolineano i colleghi di tuttomma.it, era sotto contratto che Bellator, e avrebbe dovuto combattere per il titolo a settembre dello scorso anno, ma i suoi problemi di salute lo avevano costretto ad abdicare e ad abbandonare le scene.
ANTHONY JOHNSON, MORTO ATLETA UFC, IL SUO MANAGER: “E’ MOLTO FORTE…”
Si sperava in un arrivederci, in uno stop temporanea, ma purtroppo l’epilogo è stato drammatico, e Rumble non salirà più sul ring. Ali Abdelaziz aveva parlato lo scorso mese di ottobre ai microfoni di ESPN, e nell’occasione aveva spiegato: “Rumble sta affrontando dei problemi di salute in questo momento. Vorrei che tutti pregassero per lui. Preghiamo e pregate per Anthony, poiché le cose non stanno andando bene. È molto forte, spiritualmente, ma preghiamo per lui. Voglio ringraziare Bellator e Scott Cocker per quel che stanno facendo per lui. Non potete immaginare il supporto che gli stanno offrendo”.
Anche lo stesso Anthony Johnson, attraverso i social, aveva accennato ai suoi problemi di salute, rivolgendosi così ai suoi fan: “Vorrei davvero poter entrare nel dettaglio. Sappiate solamente che ho bisogno di quante più preghiere possibili e, a Dio piacendo, ci vedremo nel 2022”.