Un rischio sempre più concreto dall’uso eccessivo di antibiotici ha portato alla nascita di alcuni batteri che diventano immuni ai farmaci. È questo l’allarme lanciato dall’Istituto Superiore di Sanità, che rincara la dose sostenendo come l’Italia sia uno degli ultimi Paesi al mondo nella lotta all’antibiotico-resistenza.
Un problema, questo, affrontato anche da Rocco Bellantone, presidente dello stesso Istituto Superiore di Sanità che, intervenuto al convegno dal titolo “Giornata europea e settimana Mondiale per l’uso prudente degli antibiotici”, ha espresso preoccupazione e chiesto la garanzia di risorse per intervenire immediatamente.
Antibiotico-resistenza: cos’è e come si può affrontare?
Che cos’è l’antibiotico-resistenza? È lo stesso Ministero della Salute a dare una spiegazione a questo fenomeno. “La resistenza agli antibiotici, o antibiotico-resistenza, è un fenomeno naturale biologico di adattamento di alcuni microrganismi, che acquisiscono la capacità di sopravvivere o di crescere in presenza di una concentrazione di un agente antibatterico, che è generalmente sufficiente ad inibire o uccidere microrganismi della stessa specie”.
In sostanza, un uso eccessivo o non corretto degli antibiotici, favorisce l’insorgenza e la diffusione di ceppi batterici resistenti ai farmaci, facendo diventare problematica la cura per molte infezioni e, nei casi più gravi, rendendola inefficace. Ed è qui che entra in gioco la scienza: intervenendo ed analizzando molecole del tutto nuove, in modo tale da creare farmaci in grado di “stanare” e combattere i nuovi ceppi batterici.
Antibiotico-resistenza: in Italia “oltre 11mila morti l’anno”
Se da una parte, gli antibiotici hanno allungato la vita media, dall’altra hanno favorito la nascita di alcuni batteri resistenti alle cure, che provocano oltre undicimila morti all’anno, secondo l’Istituto Superiore di Sanità. L’allarme lanciato dall’ISS, tramite le parole del suo presidente, Rocco Bellantone, parla anche di un’Italia “tra gli ultimi Paesi al mondo nella lotta al fenomeno”.
Come racconta ANSA, Bellantone, ha dichiarato: “Gli anziani con pluripatologie sono i più colpiti. La soluzione non è semplice e si deve puntare ad individuare nuove molecole. Il ministero della Salute si è impegnato con il piano per l’antibiotico-resistenza 2022-25, ma per la sua attuazione occorre garantire una governance efficace e risorse. Anche l’ISS è in prima linea in questo impegno”.