Il complotto contro l’America, terza puntata 28 gennaio

Il terzo e ultimo appuntamento con la miniserie “Il complotto contro l’America” andrà in onda venerdì 28 gennaio alle 21.20 su Rai 3. La serie, basta sul romanzo omonimo fantapolitico di Philip Roth. La storia inventata dallo scrittore americano, scomparso nel 2018, si presenta come una ucronia il cui punto di divergenza è la vittoria di Charles Lindbergh alle elezioni presidenziali del 1940. Ecco le anticipazioni dell’ultima puntata. Aprile 1942. I Levin vengono arruolati da Evelyn per partecipare a “Homestead 42”, l’evoluzione del programma “Just Folks” di Bengelsdorf che trasferisce intere famiglie ebree. Philip chiede con rabbia a Evelyn perché il suo vicino Seldon Wishnow e la madre Selma, non sono stati trasferiti. Interpretando erroneamente questo come un desiderio di stare con il suo amico, Evelyn li iscrive al programma. Philip è sopraffatto dal senso di colpa quando si rende conto di essere stato lui la causa del trasferimento di Seldon nel Kentucky, dove certamente sarà infelice. L’FBI riprende a pedinare Alvin. Evelyn e Bengelsdorf si sposano. Il conduttore radiofonico Walter Winchell intensifica la sua retorica anti-Lindbergh e Bengelsdorf lo fa licenziare.

Anticipazioni ultima puntata “Il complotto contro l’America”

Settembre 1942. Violenti incidenti antisemiti si intensificano e si diffondono negli Stati Uniti. Winchell viene assassinato a Louisville. Al suo funerale, il sindaco di New York Fiorello la Guardia lo elogia e denuncia Lindbergh. In risposta, Bengelsdorf esorta la First Lady a convincere Lindbergh a rilasciare una dichiarazione, ma il discorso di Lindbergh è breve e privo di sostanza. Billy Murphy, un collega veterano dell’esercito canadese, fa visita ad Alvin e lo presenta a un agente britannico che lo convince a unirsi a un gruppo antifascista segreto che vuole assassinare Lindbergh. Il presidente ad interim Wheeler dichiara la legge marziale e ordina l’arresto di importanti ebrei tra cui Bengelsdorf. La First Lady rilascia una dichiarazione chiedendo la pace civica, il rilascio dei detenuti ebrei e sollecita il Congresso a sostituire Wheeler e indire elezioni presidenziali di emergenza.