La presenza di anticorpi al Coronavirus è stata segnalata in Cina nei bambini nati da madri infette: le cartelle cliniche e i risultati di laboratorio sono stati esaminati retrospettivamente per 6 donne incinte e positive al Covid-19, ricoverate presso lo Zhongnan Hospital dell’Università di Wuhan dal 16 febbraio al 6 marzo 2020. Sono stati raccolti campioni di sangue dalle mamme e dai neonati al momento del parto, oltre a campioni di tampone per la gola. La raccolta dei campioni, l’elaborazione e i test di laboratorio hanno seguito le linee guida dettate dall’Organizzazione Mondiale per la Sanità ed è emerso che il virus non è stata rilevato nel siero o nel tampone della gola da RT-PCR in nessuno dei neonati. Tuttavia, anticorpi specifici del Coronavirus sono stati riscontrati in campioni di siero neonatale. Nessuno dei bimbi, tuttavia, presentava sintomi a partire dall’8 marzo 2020, il che convalida quanto circolato finora nei meandri dell’informazione telematica e cartacea: le madri non trasmettono il Covid-19 ai figli. Ma a quanto pare gli anticorpi sì.
ANTICORPI CORONAVIRUS NEI FIGLI DI MADRI INFETTE: “SINTOMI LIEVI NELLE DONNE”
Tutte e 6 le madri, riferiscono gli esperti cinesi, hanno avuto lievi manifestazioni cliniche e parto cesareo nel terzo trimestre in camere di isolamento a pressione negativa. Le puerpere indossavano mascherine, mentre tutto il personale medico era attrezzato con tute protettive e doppie mascherine. I neonati sono stati isolati dalle mamme subito dopo la loro venuta al mondo, registrando un punteggio Apgar di 1 minuto da 8 a 9 e un punteggio Apgar di 5 minuti da 9 a 10. Tuttavia, come precisano gli stessi ricercatori orientali, questo studio è limitato dalle piccole dimensioni del campione, dalla mancanza di sangue del cordone ombelicale, di liquido amniotico e di latte materno e da informazioni incomplete sull’esito dei neonati. Questi risultati sono però importanti per comprendere al meglio le caratteristiche sierologiche dei bambini le cui madri sono positive al Coronavirus ed evidenzia la necessità di un approfondimento ulteriore, che non si esclude possa essere condotto nelle prossime settimane.