Dopo gli importanti aggiornamenti sul vaccino Covid, sono attese novità degne di nota per quanto riguarda gli anticorpi monoclonali. Le molecole prodotte in laboratorio sono già state approvate dall’FDA per uso emergenziale e le notizie che arrivano dagli Usa sono a dir poco positive. In Europa è atteso il parere dell’Ema, che però non prevede la formula dell’uso emergenziale ed è dunque necessario attendere la conclusione degli studi in corso.
Come evidenziato dai colleghi de La Stampa, gli anticorpi monoclonali “in testa” sono quelli sviluppati da Eli Lilly e quelli sviluppati da Regeneron. Queste molecole possono dare un importante contributo nella lotta contro il Covid: da un lato possono curare i malati, dall’altro possono offrire una protezione dal virus per brevi periodi di tempo.
ANTICORPI MONOCLONALI: “BLOCCANO IL COVID E OFFRONO IMMUNITÀ”
«Quindici gruppi di ricerca stanno lavorando allo sviluppo di anticorpi monoclonali» ha spiegato il professor Giuseppe Novelli, ai microfoni de La Stampa. Il genetista dell’Università Tor Vergata di Roma ha rimarcato che gli studi sull’anticorpo monoclonale di Eli Lilly suggeriscono che il farmaco può essere molto utile nelle fasi iniziali della malattia, mentre gli effetti sui pazienti gravi ospedalizzati «sembrano essere trascurabili».
E, ha aggiunto Novelli, c’è un altro dato molto importante, gli anticorpi monoclonali possono essere utilizzati come strumento di profilassi, offrendo immunità al virus per qualche mese: «Possono quindi essere utilizzati come “scudo” temporaneo, in attesa del vaccino, oppure come protezione delle persone che non possono vaccinarsi, come ad esempio gli immunocompromessi».