Gli anticorpi naturali sono più efficaci nel prevenire i contagi rispetto alle vaccinazioni. È questa la conclusione a cui giunge uno studio israeliano, che di fatto contraddice la ricerca condotta da alcuni esperti americani, tra cui il dottor Anthony Fauci, e degli scienziati di Pfizer e Moderna, secondo cui gli anticorpi sviluppati dai vaccini sono più potenti di quelli prodotti dall’infezione naturale. E invece dall’analisi dei dati dei contagi il ministero della Salute israeliano hanno scoperto che le persone guarite spontaneamente dalla malattia, quindi quelle che sviluppano anticorpi naturali, hanno meno probabilità di essere reinfettati rispetto ai vaccinati. Ma il consiglio degli esperi resta quello di vaccinarsi anche se si è guariti dal Covid, in modo da avere una protezione ancor più elevata.
Stando a quanto riportato da Israel National News, nell’ultima ondata sono stati registrati oltre 7.700 casi. Di questi, solo 72 erano relativi a persone già guarite e quindi con anticorpi naturali. Dunque, meno dell’1%. Invece circa il 40% dei nuovi casi, quindi oltre 3mila pazienti, era completamente vaccinato e si è infettato, ovviamente senza sviluppare una forma grave di Covid, che è il motivo per il quale è importante vaccinarsi.
ISRAELE VERSO TERZA DOSE VACCINO COVID
Dallo studio israeliano è emerso che che i vaccinati avevano 6,72 volte più probabilità di contrarre il Covid dopo la somministrazione dei vaccini rispetto a chi ha sviluppato una protezione col naturale decorso della malattia. Una disparità che ha creato confusione tra gli esperti. Alcuni sostengono che questi dati dimostrano che il livello di immunità fornito dall’infezione naturale rispetto alla vaccinazione è più altro, altri non sono convinti. Il punto però è evidentemente un altro. Questi dati hanno senso se la questione verte sulla vaccinazione tra i guariti, ma non su chi non si è infettato. In tal casi è bene proteggersi da forme gravi del Covid, anziché esporsi al virus rischiando anche di morire. Israele non ha dubbi sull’importanza della vaccinazione, infatti con la diffusione delle varianti, in particolare quella Delta, e l’impennata di contagi, il ministero della Salute ha disposto la somministrazione di una terza dose di vaccino Pfizer agli immunodepressi. Nel frattempo è aperto un dialogo con le cause farmaceutiche per la terza dose per tutti coloro che hanno completato il ciclo vaccinale.