Nuovi aggiornamenti dal mondo dalla ricerca, questa volta dagli Usa ma con un pizzico di Italia: è in corso a Boston uno studio su un anticorpo monoclonare che potrebbe sconfiggere il coronavirus. A spiegare il progetto è il genetista dell’Università di Tor Vergata, Giuseppe Novelli, in una intervista rilasciata ai microfoni di Porta a porta: «E’ una ricerca che fa capo al gruppo del professor Pandolfi a Boston e che vede coinvolte l’Università di Toronto e l’Università di Tor Vergata per alcuni studi particolari. Speriamo di poter portare in Italia la sperimentazione clinica di questa molecole e magari anche la produzione».
ANTICORPO MONOCLONARE VS CORONAVIRUS: “SPERIAMO DI PORTARLO IN ITALIA”
«Collateralmente a questo studio noi stiamo cercando di capire le differenze del perché un giovane ha una forma gravissima di malattia ed altri sono magari asintomatici e trasmettono il virus senza avere niente. Qui la risposta è l’ospite, noi vogliamo capire le differenze individuali dell’ospite per poter studiare marcatori che serviranno a monitorare la malattia, a fare la diagnosi precoce ed il rischio predittivo», le parole del professor Novelli, che ha successivamente evidenziato la necessità di poter disporre di «due centri che siano i centri di riferimento: stiamo pensando all’ospedale di Tor Vergata ed allo Spallanzani. In questo modo avremo la possibilità di sperimentare su piccoli gruppi di pazienti, questo comporterà delle spese organizzative di gestione. Sono convinto che le istituzioni italiane ci potranno dare una grande mano in questo: i tempi sono stretti e ci consentirà di avere il farmaco prima ed in condizioni privilegiate».