Antiretrovirali in gravidanza, un nuovo toolkit dell’Oms permetterà a tutte le donne incinte o che allattano di avere la possibilità di scegliere se partecipare ai test clinici sui nuovi farmaci, per coinvolgere maggiormente la categoria nella ricerca scientifica. Come riporta il giornale Quotidianosanità, generalmente le donne in gravidanza sono sempre state escluse dalle sperimentazioni e questo ha causato una mancanza di dati e lacune sulla sicurezza di molti prodotti, che comunque vengono poi utilizzati per la terapia di molte patologie tra le quali soprattutto l’Hiv, l’epatite ed altre malattie sessualmente trasmissibili.
Per questo ora L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha messo a disposizione nuovi strumenti attraverso i quali i ricercatori e gli sperimentatori potranno sviluppare farmaci anche contando sul coinvolgimento di chi è incinta o allatta, dopo una scelta consapevole. In questo modo potranno essere più efficacemente studiati e stabiliti gli effetti e i rischi oltre che l’efficacia dei nuovi prodotti, che potrebbero essere somministrati anche in fase di test a tutti in modo da valutare al meglio la sicurezza.
Antiretrovirali in gravidanza, Oms permetterà l’inclusione di donne incinte nei test clinici dei farmaci
L’Oms mette a disposizione dei ricercatori più strumenti per la raccolta di dati sugli effetti degli antiretrovirali in gravidanza e allattamento. Come specificato sul sito ufficiale dell’organizzazione infatti, il programma sarà quello di: “facilitare la raccolta di dati sulla gravidanza e l’allattamento al seno fornendo indicazioni su misurazioni e definizioni standardizzate relative all’esposizione e agli esiti della gravidanza e dell’allattamento al seno“. Questo sarà possibile grazie ad una maggiore inclusione della categoria donne incinte nei test clinici sui prodotti in via di commercializzazione o nella fase di sperimentazione umana.
L’espansione del kit promuoverà soprattutto le nuove terapie anti Hiv, con la partecipazione volontaria. L’idea nasce anche dalle richieste dei gruppi di ricerca, preoccupati per l’esclusione di queste categorie dagli studi clinici. Quindi come ha stabilito l’Oms: “Per facilitare un cambiamento nella pratica, sono state proposte diverse azioni strategiche, tra cui l’idea di un toolkit per la ricerca sulla gravidanza e l’allattamento. Lo scopo di questo toolkit vivente è supportare ricercatori, fornendo un inventario di materiali per consentire l’inclusione e la raccolta di dati su donne incinte e che allattano all’interno di studi clinici e altri contesti di ricerca”.