Da settimane non si fa che parlare di “Tolo Tolo”, il nuovo film di Checco Zalone nelle sale italiane dal primo di gennaio. E mentre l’attore e regista riesce a dribblare ogni domanda scomoda sul film, tra le pagine di Grand Hotel hanno intervistato Antonella Attili, apprezzata attrice e stimata da mostri sacri del cinema quali: Giuseppe Tornatore a Ettore Scola. Da due anni inoltre, è amatissima dal pubblico televisivo per il suo ruolo di Agnese Amato nel Paradiso delle signore. Ora per lei è arrivata anche la consacrazione più ambita: Zalone l’ha scelta per interpretare la propria madre nella sua ultima e attesissima fatica cinematografica. “Inizialmente aveva molti dubbi nel propormi in questo ruolo, perché secondo lui ero troppo giovane per fare sua madre…” spiega l’attrice. “Allora io gli ho consigliato di guardarsi qualche puntata del ‘Paradiso’, in cui interpreto una manna siciliana un po’ attempata. Così, non solo si è convinto che ero giusta per il suo film, ma da quel momento non si è perso una sola puntata della soap”.



Antonella Attili racconta Zalone: in “Tolo Tolo” interpreta sua madre

Checco Zalone successivamente ha deciso di chiamare Antonella Attili per proporle il suo nuovo ruolo: “Te la senti di farti invecchiare per mio nuovo film?. ‘Stai scherzando?’, gli ho risposto. ‘E’ la mia specialità!’. Non ho mai avuto neanche l’ombra di un copione. Quando ho chiesto a Checco se mi faceva leggere qualcosa del mio ruolo, mi ha risposto: “Il copione cambia di continuo. Ma vieni qui, che te lo dico io quello che c’è da fare. Fidati di me”. Con questi presupposti, ad aprile si è presentata a Gravina di Puglia, uno dei set in cui è ambientato il film (gli altri sono il Kenya, il Belgio, Malta). Poi ha raccontato come è lavorare con Zalone: “Sorprendente, per chi non lo conosce. Dietro il comico, infatti, c’è un uomo di una statura morale altissima e di un garbo davvero molto raro da trovare nel nostro ambiente. Molti magari immaginano che uno così, che a ogni film sbanca il botteghino, sia malato di egocentrismo o si dia arie da divo. Invece Checco è una persona umile, rispettosa, profondamente gentile: sul set non l’ho mai sentito alzare la voce, non l’ho mai visto perdere la pazienza, fare scenate o alterarsi con i suoi collaboratori. Senza contare che tratta tutti con la stessa cortesia: dal cameriere che gli serve la bibita al ristorante al suo aiuto regista. Non ha nulla, insomma, dell’uomo medio, spietato e un po’ meschino che interpreta nei suoi film”.

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