Antonella Clerici si scusa in diretta per la battuta choc dello chef Sergio Berzetti a È sempre mezzogiorno
A due giorni dalla battuta infelice dello chef Sergio Berzetti che ha indignato il pubblico di Rai Uno, Antonella Clerici ci mette una pezza, intervenendo in diretta a ‘È sempre Mezzogiorno’ per scusarsi dell’accaduto. “Volevo dire una cosa che è successa, voi come sapete quello che ho nel cuore ho nella bocca, quindi vi racconto sempre tutto.” ha esordito in studio la conduttrice, prima della fine della trasmissione del 21 dicembre.
È quindi entrata nel merito dell’accaduto: “Martedì, c’è stata una infelice battuta che ha fatto il nostro Sergio Barzetti, che devo dire è una persona al di fuori di ogni sospetto, io lo conosco da tanti anni e so benissimo la persona che è…”. Ha quindi proseguito: “Noi eravamo in diretta, io ho sottolineato che era una battuta infelice, ma forse non l’ho fatto abbastanza, era una battuta molto infelice. Me ne dispiaccio, me ne scuso, perché questa è casa mia, quindi se qualcuno viene a casa mia, però è anche casa vostra, perché entra anche nelle vostre case e dice una cosa poco gradevole bisogna scusarsi. Lui l’ha già fatto sui social, ampiamente, io lo faccio per lui, per noi, qui che è la nostra casa. Quindi grazie.”
Le scuse dello chef Sergio Berzetti
Sergio Barzetti, nella puntata di martedì di È sempre mezzogiorno, parlando di vino, lo ha associato anche al mezzo per ‘stordire la preda’, un’espressione che ha indignato tantissimi, soprattutto in un momento in cui il delicato argomento della violenza sulle donne è tristemente protagonista. Di fronte alle molteplici critiche ricevute, lo chef ha poi deciso di replicare sui social con una story in cui si è pubblicamente scusato.
Queste le sue parole: “Ho riascoltato quello che ho detto e, soprattutto grazie al confronto con la mia famiglia, ho capito perché quelle parole sono profondamente sbagliate. Mi scuso con tutte le donne, con mia moglie, con Antonella e con tutte quelle persone che si sono giustamente indignate di fronte a quelle parole inopportune.”