Antonella Elia si racconta a “Storie di donne al bivio”, partendo dal racconto del suo carattere: “La mia autostima è poca, al 10%. Ho sempre una visione negativa, vedo sempre il bicchiere mezzo vuoto. Amo molto sminuirmi, io non mi vedo bella, tranne quando sono sistemata. Anche la voce non mi piace, la definirei fastidiosa”. Giù durante il primo provino con Corrado, la showgirl racconta di aver provato vergogna perché non si sentiva bella: “Mi ero presentata un po’ dimessa. Lui mi ha trasformato da rospo a principessa“. Il suo personaggio è sempre stato da svampita ma lei spiega di esserlo davvero un po’: “Un po’ ci sono e un po’ ci faccio. Sono così, caotica”.



Quando il successo è arrivato, Antonella Elia aveva 27 anni e racconta: “Ero già grande ma comunque molto infantile. Il successo mi ha dato un po’ fastidio, anche l’attaccamento dei fan, perché io non pensavo di saper fare qualcosa bene: non ero un’artista, non facevo qualcosa in modo eccelso. Invece alle persone piace che io dica sempre le cose che penso”. Note sono diventate le sue litigate, tra cui quella con Alberto Bevilacqua: “Gliene ho dette di tutti i colori, lui mi guardava disgustato come se fossi una specie di larva. Mi è venuta poi la colite per 15 giorni per il nervoso e la vergogna. Mi aveva irritato perché sapeva tantissimo di tabacco e di fumo e inoltre mi aveva zittito come una scema”.



Antonella Elia: “Rimpiango di non essere diventata mamma”

A sessant’anni, Antonella Elia ha un rimpianto importante: il non essere mai diventata mamma. “Mi manca tantissimo non aver potuto vivere l’emozione della maternità. Una mia amica ha partorito, l’ho vista con il pancione e poi ho visto il neonato: un’emozione travolgente. Io in passato ci ho anche pensato ma non è avvenuto” rivela la showgirl. Con il tempo che passa, Antonella spiega di avere “un pessimo rapporto. Mi pesa molto vedere le trasformazioni del mio corpo. Ma devo accettarlo, ormai non sono più una ragazzina“.



Nonostante questo, la Elia non è mai ricorsa alla chirurgia estetica: “Faccio tanto sport ma per il viso non so cosa fare, sento la pelle cedere. Ma non riesco a ricorrere alla chirurgia. Mi dà fastidio il tempo che passa: gli esseri umani hanno una visione di sé stessi, poi improvvisamente iniziano ad appassire come un fiore e questa cosa è terribile. Ognuno di noi vorrebbe essere immortale. Tempo di perdere l’energia, la voglia di vivere… Non ho paura però delle malattie che fa parte della vita come della morte. Ho sempre convissuto con questo concetto perché ho perso i miei genitori, i miei nonni“. Una sua paura è invece quella della solitudine.

Antonella Elia: “Ero come un cane randagio”

Nel lungo excursus dentro sé stessa, Antonella Elia rivela: “Con l’amore ora ho un rapporto più maturo, vent’anni fa ero immatura e superficiale, non avevo percepito quanto fosse importante e per questo non ho creato una famiglia. Ero come un cane randagio. Non avrei però potuto fare diversamene perché non ho avuto la famiglia, ho sempre vissuto sola: non ho avuto accanto a me cugini, parenti… Ho fatto questo lavoro anche perché ho bisogno di avere affetto, amore, attenzione”.