Antonella Elia parla delle molestie nel mondo dello spettacolo

Antonella Elia durante la diretta di Bella Ma’ ha confessato alcuni aspetti del suo passato in un’intervista, lasciandosi poi andare in alcune dichiarazioni. Tra queste, però, una in particolare sembra essere stata leggermente più forte delle altre, toccando il tema dell’iper sessualizzazione delle donne nel mondo dello spettacolo e, marginalmente, il tema delle molestie. Si è, infatti, partiti dalle dichiarazioni di Scarlett Johansson che avrebbe dichiarato di essersi sentita “considerata un oggetto” in passato.



Interpellata sul tema, Antonella Elia, con la sua classica simpatia, ha detto che “io non sono una donna sexy, quindi a me queste cose non capitano”. “Non sono sessuale, sto per i cavoli miei e sono sempre abbastanza riservata”, ha spiegato, aggiunto al fatto che “tengo sempre una certa distanza, non sono oggetto delle insidie maschili, e me ne rammarico anche”, scherza. Mentre, sul tema del MeToo ha teso a minimizzare un pochino il tema sostenendo che “basta che non vadano nelle camere dei produttori”. Poi tenta di dare una spiegazione, “voglio dire, se vai nella camera da letto di Weinstein è ovvio che questo ti salta addosso”, specificando però che “non colpevolizzo le donne”.



Antonella Elia: “Spesso le donne usano la sensualità per ottenere qualcosa”

Insomma, il pensiero di Antonella Elia espresso durante la diretta di Bella Ma’ sembra essere in leggera controtendenza con quello che, soprattutto negli ultimi anni, è un tema molto importante e sentito. A scanso di equivoci, però, ci ha tenuto anche a spiegarsi meglio, sottolineando come “non è il caso di dire ‘ah usi la minigonna, quindi hai delle avance’”. “La minigonna la devi usare”, ha continuato Antonella Elia, “ma magari bisogna essere un attimo attente a non finire nella camere da letto dei produttori”, prendendo nuovamente Weinstein come esempio.



Antonella Elia ha poi continuando dicendo che è “molto facile secondo me cadere nell’equivoco” che può diventare una situazione come quelle denunciate dai movimenti MeToo. Infatti, “le donne spesso usano la loro sessualità e la loro sensualità, per ottenere delle cose”, come per esempio “l’uomo potente che le mantiene”, oppure “il ruolo principale nel film, usando proprio la loro sensualità”. “È inutile che ci prendiamo in giro”, ha concluso il discorso Antonella Elia, “non possiamo andare a letto con il produttore e poi dire ‘ah mi ha costretta’, se sei finita tu in camera sua”.