Antonella Ferrari e la malattia: la diagnosi di sclerosi multipla nel 1999

Antonella Ferrari, che oggi pomeriggio si racconterà ai microfoni di Caterina Balivo nella nuova puntata de La volta buona su Rai 1, nel 1999 ha ricevuto la diagnosi di sclerosi multipla ben vent’anni dopo la comparsa dei primi sintomi. Una malattia contro cui l’attrice e scrittrice ha sempre combattuto con grande determinazione, pur consapevole di aver dovuto rinunciare al sogno di diventare ballerina e di abbandonare così da giovane il mondo della danza; per lei, successivamente, si sono spalancate le porte della tv, diventando un’affermata attrice.



Alla sua malattia, dai primi sogni di diventare ballerina sino alla diagnosi, Antonella Ferrari ha anche dedicato il suo primo libro pubblicato nel 2012, un’autobiografia intitolata Più forte del destino – Tra camici e paillettes. La mia lotta alla sclerosi multipla; inoltre, dal 2001 è testimonial dell’Associazione Italiana Sclerosi Multipla. La malattia le ha anche tolto la possibilità di avere figli; l’attrice ha anche provato a ricorrere all’adozione ma, proprio a causa della sclerosi multipla, tale possibilità le è stata negata.



Antonella Ferrari, il monologo sulla malattia al Festival di Sanremo 2021

Antonella Ferrari ha parlato della sua malattia, la sclerosi multipla, anche in un toccante monologo presentato sul palco del Festival di Sanremo nel 2021. Invitata come ospite da Amadeus, l’attrice aveva proposto un immaginario dialogo con un medico sottolineando di essere arrivata alla diagnosi della patologia dopo un lungo girovagare tra medici ed ospedali: “Ho passato quasi 20 anni della mia vita girando da decine di medici, raccontando sempre gli stessi sintomi. Stanchezza, parestesie, ritenzione urinaria, cistiti emorragiche, scosse alla schiena: sono stanca, che cosa possiamo fare?”.



A seguire, nel corso del monologo, Antonella Ferrari aveva ricordato la scoperta della diagnosi e la sua reazione: “Non sono spaventata, sono sollevata. Da oggi inizia la mia nuova vita alla luce del sole, potrò ricominciare a camminare in mezzo alla gente, senza timore, senza nascondermi. Potrò smettere di avere paura della paura, non sarò più l’ombra claudicante della mia malattia. Ma sarò io, semplicemente io. Luminosa, anche quando sarà buio”.