Antonella Ferrari racconta la depressione: “Non riuscivo a lavorare”
Antonella Ferrari, ospite de La volta buona condotto da Caterina Balivo, ha svelato di aver sofferto di depressione: “Non riuscivo a lavorare, non stavo lavorando, il telefono non squillava. Avevo una brutta recidiva della malattia che mi aveva portato in sedia a rotelle per un anno“.
E ancora: “Quell’anno, ovviamente, non ho potuto cercare di avere un figlio. Ho dovuto impegnarmi con tutta me stessa per tornare a camminare e quindi il figlio l’ho messo da parte ma la depressione è arrivata a far breccia nel mio cuore. Grisù il mio cane mi ha aiutato moltissimo in quel periodo, perchè mi ha aiutata a sentirmi meno diversa. Perchè c’è stato un momento in cui mi sentivo diversa dalle altre donne“.
Antonella Ferrari e l’adozione negata: “Non mi danno un figlio per la mia malattia”
Antonella Ferrari ha poi parlato di come la società inculchi alla donna, la necessità di diventare madre per essere un individuo completo: “E’ colpa della società che fa pensare alla donna di essere completa solo se ha un figlio. Io ho conosciuto tante donne cattive, spietate. Una volta ero a pranzo con degli amici di mio marito e le loro mogli, e questa donna ha detto: “Tu non puoi capire, non hai figli”. Poi un’altra mi chiede: “Ma tu hai figli”, io sto per rispondere che subito lei dice: “Ma certo che non ne ha”. La società impone che le donne senza figli siano donne a metà, e io mi sento un po’ a metà. Non sono riuscita a superare questa ferita.”
L’attrice rivela poi di aver pensato all’adozione, negata a causa della sclerosi: “Io e mio marito, dopo aver provato tanto tempo, e il figlio non arrivava, ci siamo subito informati per adottare. Ma c’è arrivata una doccia fredda bestiale, a me il figlio non lo danno in adozione perchè ho una patologia neurodegenerativa, quindi agli occhi di non so chi io non posso essere una madre idonea perchè potrei peggiorare nella mia malattia. Questa è un’enorme ingiustizia” conclude la scrittrice.