CASO MARCO BELLAVIA E IL FRANTUMARSI AL GF VIP DELLE BIECHE IPOCRISIE
Dopo la violenza psicologica nei confronti di Marco Bellavia, a poco a poco ha iniziato a frantumarsi al Gf Vip il corollario di tutte le bieche ipocrisie. Da quella di chi si giustifica ancora per le parole dette contro Marco Bellavia dicendo che non stava bene (Gegia) o non aveva mezzi per capire il suo disagio (Giovanni Ciacci), a quella di chi attacca ancora Marco Bellavia perché fa il mental coach ma non ha la laurea in psicologia (già dimenticate le parole forse più violente, quelle di Gegia, che hanno appurato che neanche una laurea in psicologia renda automatica la professionalità per aiutare a risolvere un disagio). Dall’ipocrisia di alcuni giornalisti che parlano di “doppia morale”, perché evidentemente volevano che Ginevra Lamborghini venisse scotennata come loro avevano scotennato fino ad una settimana prima Giulia Torelli – manco fosse Sergio Mattarella come ci ha giustamente scherzato su Alessandro Cattelan – a quella di Alfonso Signorini che fa una giusta ramanzina a la Repubblica ma appena dopo caccia in malo modo Sara Manfuso mentre un pubblico, anch’esso ipocrita, fremita e applaude il signor Ciacci per aver detto che il sedere di Sara Manfuso non gli interessa. Cosa sarebbe successo se fosse stata la mano di una persona eterosessuale, e magari di bell’aspetto, a toccare per sbaglio il sedere di Sara Manfuso e a dire “facciamo una violenza”? Meglio non chiederselo!
Ma c’era da aspettarselo. Come c’era da aspettarsi al Gf Vip la mancanza di empatia, l’indifferenza, l’aridità sociale, l’approccio pregiudizievole. In fondo si sa che il Grande Fratello VIP è un gioco sociale e in qualche modo fa da specchio a qualcosa che c’è e accade nel mondo reale. Come il bullismo. E se c’è una cosa che questo gioco ci ha mostrato senza alcuna ipocrisia, ed è stato bravo Alfonso Signorini a svelarlo, è che non basta dirsi paladini dei diritti per essere persone buone. E non basta nemmeno aver sofferto tanto nella vita.
GRANDE FRATELLO VIP: QUEI GESTI GENUINI IN UN GUAZZABUGLIO DI FINZIONE…
Purtroppo però si è parlato solo di questo. Ed è scaturita sola e cruda indignazione. Come se quella mancanza di empatia e indifferenza possa eludere chi guarda. Quando si è semplicemente tutti sulla stessa barca. È quel bacio in fronte di Marco Bellavia ad Antonella Fiordelisi che lo fa capire. Quel bacio su cui non c’è stata alcuna sosta. Come se valesse niente. Ma se si facesse più attenzione a quel bacio, a quell’abbraccio e a quell’augurio di Antonella: “Spero tu riesca a superare le tue paure”, la domanda sorgerebbe spontanea: dentro a quel pecorame, a quel branco, sarei stata anch’io così umana come la piccola Antonella? Gesti grandi, unici, genuini dentro a un guazzabuglio di cose e gesti finti. Che hanno reso ancora più genuini, unici e grandi quei gesti. Marco Bellavia poi nell’ingenuità di poter vivere con la sua forte sensibilità dentro a una mondanità circoscritta, ha dato davvero un grande insegnamento. In primis quello di accorgersi della propria, e non altrui superficialità. Oggi è la giornata della salute mentale e certamente c’è da sensibilizzare su questo tema, anche chi di questi temi se ne occupa, ma si stia attenti a distinguere la debolezza e il disagio dalla rara sensibilità che è un dono. Marco Bellavia e Antonella Fiordelisi hanno senz’altro quel dono. Sarà difficile vedere gesti più veri di quel bacio e di quell’abbraccio al Gf Vip. Manco Edoardo il furbetto riuscirà nell’impresa.
Un bacio e un abbraccio tra il vincitore morale e chi si spera sarà la vincitrice effettiva di questo Grande Fratello Vip. Un’anima fanciullesca fa sempre la differenza.