Luca Delfino, che per qualche tempo è stato noto alla cronaca nera italiana con l’appellativo di “killer delle fidanzate”, ha quasi finito di scontare la sua pena per l’assassinio della ex fidanzata Antonella Multari. In base alla decisione del tribunale di sorveglianza di Genova, l’assassino potrà uscire dal carcere di La Spezia non prima del 28 luglio, giorno in cui avrà ufficialmente la condanna che fu inflitta nel 2007 di 16 anni e 8 mesi.



In merito alla decisione presa dal tribunale sull’assassino di Antonella Multari, la madre della donna, Rosa Tripodi, avrebbe espresso tutto il suo disappunto, sottolineando come Luca Delfino sia ancora una persona pericolosa. “Non fatelo uscire“, ha detto ai microfoni dei giornalisti dopo la letture della sentenza, “perché farà ancora del male. La mia paura è che possa scappare per venirmi a cercare. Ha promesso che me l’avrebbe fatta pagare“. Secondo la madre di Antonella Multari, Luca Delfino “è capace di tutto. Dicono che è controllato ma anche quando ha ammazzato mia figlia dicevano così. È troppo furbo, è un criminale diabolico, non credo che ci sia qualcuno in grado di gestirlo”, suggerendo di utilizzare un “braccialetto elettronico [per] seguire ogni suo minimo spostamento”.



Luca Delfino, l’omicidio di Antonella Multari e gli anni in carcere

Insomma, per la giustizia italiana Luca Delfino, l’assassino di Antonella Multari, avrebbe scontato la maggior parte della sua pena, mentre il tribunale di sorveglianza ha deciso che dovrà trascorrere ancora 6 anni e mezzo in una Rems, ovvero una residenza per l’esecuzione delle misure di sicurezza, sotto la stretta sorveglianza degli organi inquirenti, ma comunque con una certa libertà personale e non più in regime di detenzione carceraria.

L’omicidio di Antonella Multari è avvenuto il 10 agosto del 2007 in via Volta, a Sanremo. In quell’occasione Luca Delfino raggiunse la sua ex fidanzata fuori da centro estetico, uccidendola con 44 coltellate. Subito dopo l’omicidio si iniziò ad indagare su Delfino che in poco tempo venne riconosciuto come colpevole dell’omicidio e incarcerato a Biella con una pena di 16 anni e 8 mesi. Durante gli anni biellesi il detenuto avrebbe avuto comportamenti molesti e minacciosi con altri detenuti, partecipando anche ad una rissa. Qualche mese fa l’assassino di Antonella Multari si è detto dispiaciuto di quanto accaduto, chiedendo scusa ai famigliari della donna e chiedendo la scarcerazione anticipata. Per il tribunale, però, è ancora pericoloso e saranno necessari anche i 6 mesi all’interno di una Rems.