A “Storie Italiane”, trasmissione di Rai Uno condotta da Eleonora Daniele, si sono riaccesi i riflettori sull’omicidio di Antonella Multari, giovane commessa di Ventimiglia uccisa nell’agosto 2007 a soli 32 anni con 44 coltellate nel centro di Sanremo. A compiere il delitto fu l’ex fidanzato, Luca Delfino, in carcere con una condanna a 16 anni e 8 mesi. La fine della pena era prevista inizialmente nel 2025, ma nei prossimi mesi potrebbe già uscire per buona condotta. Una prospettiva che allarma Rosa Tripodi, madre della vittima, che ha deciso di intervenire nel corso del programma.



La mamma di Antonella Multari ha quindi manifestato tutta la sua preoccupazione per la possibile scarcerazione di Delfino: “Nessuno ha preso provvedimenti per tutelare mia figlia. Adesso mi ritrovo questo mostro fuori dal carcere e lui mi aveva detto che ce ne sarebbe stato anche per me. Ho paura per me, ma anche per le altre donne e le loro figlie”.



ROSA TRIPODI, MADRE DI ANTONELLA MULTARI: “NESSUNO HA PRESO PROVVEDIMENTI PER TUTELARE MIA FIGLIA”

Rosa Tripodi ha confessato di essere letteralmente ossessionata da questa persona, a tal punto che, pur sapendo che si trovasse dietro alle sbarre, lei vedeva Luca Delfino comunque “in tutti gli angoli, dappertutto, in ogni persona con la sua fisionomia. Inizialmente i genitori del killer scrissero una lettera alla madre di Antonella Multari, mentre da parte di Delfino non si è registrato nessun segnale di pentimento. “Quella missiva, comunque, non l’ho nemmeno voluta leggere: ce l’ha il mio avvocato e non ne conosco il contenuto”, ha evidenziato Rosa Tripodi.



Antonella Multari, nel corso della relazione, “cercava di proteggere il suo fidanzato, ma lui l’ha allontanata da noi. Dato che erano sempre in lite, una volta Delfino mandò un sms a mia figlia dicendole ‘Ricordati che giorno è oggi’. Era il 26 aprile 2006, giornata in cui era morta la sua ex fidanzata Luciana Biggi”.